mercoledì 19 maggio 2010

NUMERO MILLE!


L' ASINO DIGITALE

di Christian Rizzi

nun magna e nun se lagna

ma ce l'ha con la carfagna

non chiede mai perchè

a daniela santanchè

non fa tanti sorrisini

all'onorevole casini

preferisce la gelmini

o alessandra mussolini

quando parlan chiaramente

il sole brucia malamente

e il nostro asino rotante

se le annota attentamente

non restando indifferente

al loro fascino latino

ma annoderebbe il pistolino

al nostro astuto padroncino

che grazie a quel giochino

vive come un principino


RAGLI&BELATI
di Zacc e Bélina

Zacc - I giornalisti veri vanno in galera
Bélina - Quelli ruffiani con la lingua a leccare le scarpe del sultano...

da EMPER




NAPOLIPILATO
di Bandanax


LA PRUDENZA NON E' MAI TROPPA




da PARIDE PUGLIA


Oltre dieci anni fa, mentre scorrevo le pagine di una enciclopedia sulla storia d'Italia, mi colpì l'immagine di una testata di un giornale: era proprio quella de L'Asino, fondato dal marchigiano Gabriele Galantara insieme a Guido Podrecca nel 1892. L'immagine raffigurava il "popolo umile, paziente e bastonato" che foraggiava...una enorme bocca spalancata di un ricco-grasso. Il disegno aveva un segno energico, carico di elementare e virulento vigore, capace di forti e grottesche deformazioni, l'iintreccio arte-umanità con una forte sensibilità per le sofferenze dei ceti popolari, costituiva il tratto distintivo di Galantara...e questa è una caratteristica che si è consolidata nel tempo ed è sfociata nell'attuale L'Asino diretto da Ro Marcenaro, di cui faccio orgogliosamente parte insieme ad un gruppo di manipoli! Mille auguri L'Asino, di altri mille e ancor più mille numeri!



ABUSIVISMO MAFIOSO
di Mario Gaudio

da GINO DI FRENNA




AVANTI PRODI!...
di Paride Puglia



I DISEGNI INCRIMINATI DI MARILENA NARDI

da LIDO CONTEMORI




da LUCA DE SANTIS

C'era una volta uno, uno qualsiasi.

A uno qualsiasi rugava parecchio di essere uno qualsiasi.

Un bel giorno pensò bene che per contare qualcosa, avrebbe dovuto

accompagnarsi a delle nullità, così da risaltare.

Si diede un gran daffare per farsi degli amici nullità, girò il mondo, andò

anche a cantare sulle navi, cercò anche di avvicinarsi all'algebra

socializzando con una certa incognita, P2.

Alla fine riuscì a trovare un po' di amici nullità, che messi insieme

facevano un bello zero.

Facendosi seguire da loro, uno qualsiasi adesso sembrava un dieci, ma non

era abbastanza, lui avrebbe voluto essere almeno un cento...gli serviva più

potenza.

Si mise in contatto con certi amici di suo padre, i signori Ma & Fia, che,

in cambio di favori futuri, gli diedero un sacco di soldi.

Uno qualsiasi che sembrava dieci decise di speculare con quei soldi

costruendo tante case e comprandosi un po' di televisioni.

Adesso a uno qualsiasi che sembrava dieci era spuntata una potenza sopra al

capo, un bel "al quadrato", per cui sembrava cento.

Ma uno qualsiasi che sembrava cento voleva sembrare ancora di più, voleva

essere un mille...serviva ancora più potenza.

Giacchè aveva anche la polizia alle calcagna per le sue frequentazioni con i

signori Ma & Fia, decise di buttarsi in politica e diventare il capo del

paese della matematica.

Fai di qua, corrompi di là, uno qualsiasi riuscì a farsi comparire sulla

capoccia una bella potenza "al cubo", per cui ora sembrava mille.

Siccome sembrava un mille se ne andava in giro pavoneggiandosi e mostrando

tutte le più belle qualità che non gli appartenevano, come onestà, umanità,

intelligenza e perfino virilità.

Peccato che uno qualsiasi non avesse capito che se sei uno qualsiasi, uno

qualsiasi resti, puoi circondarti di nullità o cercare forza nelle potenze

altrui, ma non potrai mai valere quanto chi mille ci è davvero...e prima o

poi gli altri numeri se ne accorgono.



da PAOLO LOMBARDI


da UMBERTO ROMANIELLO



1000 GIORNI ... COME CORRE IL TEMPO ... MA PERCHÈ TUTTA QUESTA FRETTA? EPPURE SEMBRA IERI ...

di GOG


... e invece sono già Mille giorni. E quel che è peggio Mille numeri. Come direbbe Totti: ‘na cifra! È un po’ come “Le Mille e una notte”, cioè addirittura più di Mille. Appunto: ‘na cifra! D’altronde Mille è un numero magico, provate a pensare: Le “Mille miglia” è stata una mitica corsa automobilistica a lunga distanza che si è disputata dal 1927 al 1957; ma “MilleMiglia” è anche un programma Alitalia che assicura il miracolo di accumulare punteggio per non si sa bene che cosa. Provate ad andare sul sito Alitalia e se ci capite qualcosa complimenti! Comunque “Mille e non più mille” [... saranno i giorni degli uomini] è anche un pronostico un po’sfigato contenuto nell’Apocalisse di Giovanni, ormai gioiosamente sconfessato ma che ha condizionato un sacco di creduloni almeno fino a dieci anni fa. E ci sono i “Mille splendidi soli” poetico romanzo dell’americano-afghano Khaled Hosseini, ma anche “Mille giorni di Te e di Me” una lagna di Claudio Baglioni del 1996. E ci sono gli eroici “Mille” di Garibaldi, che però erano 1087 e non sarebbero stati neanche tanto eroici a sentire i Celti della Padania (ma che ne sanno i Celti?). E infine, si fa per dire, ci sarebbe il decreto “Milleproroghe”, un calderone di provvedimenti legislativi in cui Tremonti ha provato a infilare un po’ di tutto tanto per fare cassa, fino a che non è arrivata la crisi, quella vera, la Grecia s’è sgangherata e noi stiamo lì, lì per seguirla, tanto che lo stesso Brunetta è resuscitato dal Canal Grande del ploff post trombata elettorale per affermare sibillinamente che ci sarà una traslazione delle finestre pensionistiche (?), e comunque è pronto il famoso piano “B”, il quale è pericolosamente vicino al “lato B”, disvelandoci ogni dubbio su dove ce lo metteranno. Insomma Mille è un numero, ma è anche una parola ... e le parole sono pietre.



MILLE E ANCOR PIU’ MILLE!

di GIUSEPPE CIARALLO



Per quel tuo quotidiano provocare

nel popol, della rabbia le scintille…

merci, thank you Asinaccio… grazie mille!


Per le tue rasoiate d’ironia

che scuoton con vigor l’alme tranquille…

merci, thank you Asinaccio… grazie mille!


Per l’urlo che ogni dì, ostinato, lanci

fin quasi a lacerare le tonsille…

merci, thank you Asinaccio… grazie mille!


Pel tuo inchiodar, senza pietà, alla gogna

politici sguscianti come anguille…

merci, thank you Asinaccio… grazie mille!


Per il tuo tentativo di destare

la mente che fa, la Tivvù, imbecille…

merci, thank you Asinaccio… grazie mille!


Risuoni a lungo il raglio e il tuo sberleffo,

non smettere di far fiamme e faville…

per mille e mille numeri e altri mille!


da MARILENA NARDI
da GIULIO LAURENZI

da GIANNI ALLEGRA

Oggi "L'Asino" taglia il traguardo dei mille numeri: festa di satira on line! Erede elettronico acuminato e frizzante dello storico giornale di Galantara, "L'Asino" da qualche anno, sotto l'attenta cura e direzione del celebre cartoonist Ro Marcenaro, propina quotidianamente dosi di satira massiccia: vignette di autori celebri e autori giovani che non hanno nulla da invidiare ai "senatori". Finché c'è satira c'è speranza. Auguri e altri mille per mille di questi Asini al Maestro Ro e a tutti noi, affamati e assetati di satira e informazione libera. Quella che vedete è la mia vignetta augurale. ( dal blog di Gianni Allegra )



da BUCNIC


da PARIDE PUGLIA


da PAOLO LOMBARDI


da ENRICO BERTUCCIOLI


da UGO SAJINI


da ROCCO GRIECO


da EUGENIO SAINT PIERRE