





LE CORRENTI
di Luca De Santis
Senti come fischia!
E' inutile, puoi diventarci scemo a tappare tutte le fessurine e i pertugi,
prima o poi succede: cominci a sentire un refolo a livello ciabatta, poi una
folatina qua e là e...trac!
Ecco lì che ti si è formata una corrente.
Non c'è serpentello di gomma adesiva o salamotto di stracci che tenga,
quando ti si forma una corrente in casa te la devi tenere...il problema è
che poi aumentano.
Essì, non è che te ne arrivi una e basta..ennò, ennò...aumentano di numero.
Metti che all'inizio è solo una porta o una finestra sul lato destro della
casa, per un po' te ne stai, senti una brezzolina leggera...un sibilio
sommesso...che però aumenta...e alla fine eccola lì, la corrente dico.
Pazienza, che sarà mai un po' di vento...è che poi 'ste correnti sono come
le ciliegie: una tira l'altra...e non è che sul lato sinistro della casa le
cose vadano meglio, anzi, lì magari c'erano già un sacco di spifferetti
differenti che se ne stavano buoni buoni a zufolar nell'ombra, a circolare
nei cantucci, dietro il frigo...oh, ti prendono forza e cominciano a
soffiare tutti insieme...insieme...diciamo contemporaneamente...però uno di
qua, l'altro di là...insomma, che magari da dove vengono lo capisci, ma
verso dove soffiano...boh?
Allora ti rifugi al centro della casa e ti rannicchi in poltrona
sciallettomunito e coi calzini pesanti...peggio che andar di notte, lì non
ci sono correnti ma proprio un mulinello che si avvita su se stesso in
attesa di vedere che aria tira da destra e da sinistra.
Pazienza, sopportiamo...teh, ecco un altro sbuffo che vien su dal
pavimento...piglia corpo, il figlio di Eolo...senti come fischia!
