venerdì 30 novembre 2012

NUMERO 1816 PALESTINA, OH PALESTINA!



Ore 15.06 

da PARIDE PUGLIA

...sarà il caso, comunque è  buffo; con la notizia, direi epocale, del "sì" ONU alla Palestina anche se solo come "ossevatore" (de che?), ma soprattutto del "si" italiano, ciò fa parte della serie "come ti faccio sparire dalla prima pagina dei giornali italiani, con le nostre primarie, le nostre chiacchiere, le nostre dispute, il nostro comico che si candida a leader politico, il nostro "abbiamo la creatività, sappiamo sempre rialzarci", mi sembrano proprio degne di essere svilite alla comicità che effettivamente suscitano. Magari mi sbaglio, ma è per questo che ultimamente faccio fatica a disegnare .







da MATTEO RENZI 

Ore 15.00

Vediamoci con serenità questo video

http://youtu.be/T8lR86Hj7tg


Ultime ore prima del ballottaggio. Il bellissimo viaggio partito da Verona vede le tappe finali. I numeri ci dicono che la partita è molto difficile ma ancora aperta. Dobbiamo però nelle ultime ore andare a convincere gli elettori, casa per casa, porta a porta. Non è facile, ma i contenuti non ci mancano. E l'entusiasmo neanche. Anzi: fatevi dire grazie per l'entusiasmo con cui ancora adesso in tutta Italia ci stiamo avvicinando al ballottaggio. Aver riportato tante persone ad appassionarsi alla politica è il più grande risultato di questa campagna elettorale.
Dopo un bel confronto, civile, sereno, serrato (qui il link) ieri è scattata l'ennesima guerra delle regole. Io vorrei parlare dell'Ilva e del lavoro, dell'ambiente e della scuola, della sanità e del fisco. E invece ci costringono a litigare sulle regole. Addirittura ieri il Comitato per Bersani è arrivato a chiedere provvedimenti (fino all'espulsione dalle primarie) perché noi avremmo violato i principi delle primarie. Noi non abbiamo violato alcuna regola, nessuna! Il Comitato dei Garanti, mercoledì scorso, ha chiarito che chi non aveva votato al primo turno per cause indipendenti dalla propria volontà poteva registrarsi per votare al ballottaggio anche semplicemente mandando un'email entro le 20 di oggi.
La fondazione BigBang si è limitata a mettere a disposizione un sito (www.domenicavoto.it) che consente di inviare l'email direttamente al coordinamento provinciale, trovando un modello da adattare per non costringere la gente ad imparare il burocratese in 24 ore. Si è solo voluto velocizzare una procedura che è onestamente un po' arzigogolata, aiutando la gente a partecipare. Tutto qui. Magari chi si è registrato ieri o la farà oggi vota Bersani, non è detto che stiano tutti con me, ma almeno può esercitare un diritto. Tutto ciò è perfettamente legittimo. Dunque, chi vuole votare e non l'ha fatto al primo turno può utilizzare il sito www.domenicavoto.it, sino alle 20 di oggi. Al momento, sono quasi 90mila le persone che hanno chiesto di partecipare al ballottaggio: e davvero qualcuno pensa di poterli rimandare indietro dal seggio? Davvero qualcuno pensa di non coinvolgere persone che hanno dichiarato di approvare le regole delle primarie solo per paura che non votino il candidato ufficiale? Ci è stato detto che vogliamo sporcare la festa delle primarie, noi rispondiamo che la festa vogliamo renderla più bella: a noi piacciono le feste a cui possono partecipare tante persone!
Se qualcuno può essere sanzionato perché ha comprato pagine pubblicitarie, beh, provate a cliccare qui e scoprite chi ha comprato pagine pubblicitarie. E se vogliamo parlare di pubblicità, ci riferiamo a questi muri di Roma? Non siamo noi a violare le regole. E, siccome parto sotto, io avrei tutta l'intenzione di ragionare di contenuti. Ma da ieri ho ricevuto decine di insulti da parte dei fedelissimi del Segretario Bersani. La ferita più grossa è quella di non rispettare le regole. Peccato. Mi tengo la delusione: pensavo sinceramente che Bersani avesse uno stile umano diverso, ma non si può aver tutto dalla vita. E dire che ho rifiutato qualsiasi attacco personale, in un momento nel quale pure potevamo sparare a zero: come ha scritto ad esempio oggi, criticandomi, Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano (qui l'articolo).
Chiedo a tutti voi di rispondere con il sorriso fino all'ultimo giorno. Ho fatto questo video ieri sera per i volontari. E ve lo giro volentieri: mi raccomando, anche se verrebbe voglia di litigare manteniamo la calma. Stiamo scrivendo una pagina nuova nella politica italiana: non permettiamo a qualche tifoso impaurito di rovinare tutto.
In queste ore noi parliamo di sud a Napoli. Nel pomeriggio rientro a Firenze per questioni amministrative. Domani facciamo una tappa a Milano per una intervista pubblica con Gad Lerner - giornalista che ha già annunciato il suo voto per Bersani e che molto gentilmente si è prestato per una chiacchierata a 360°, senza rete - poi, nel pomeriggio, chiudiamo in due città del centro, come Carpi in Emilia e Pontedera in Toscana. Dalle 19 di sabato siamo in Fortezza da Basso, a Firenze per vivere insieme queste ultime ore di campagna elettorale.
Per chi dice che non abbiamo contenuti
Dal punto di vista logistico
  • Chi può dare una mano sul controllo dei seggi ce lo segnali su ballottaggio@matteorenzi.it
  • La stessa email è valida per chi deve segnalarci amici da coinvolgere o problemi particolari.
  • Chi volesse dare un ultimo contributo economico alla campagna può cliccare qui. Siamo a quota 172.000euro. Grazie comunque. È stata la raccolta fondi più significativa della politica italiana.
In generale voglio dirvi grazie. Tra qualche ora sapremo se la nostra sfida diventerà proposta di governo per il Paese. E in quel caso cambieremo davvero l'Italia, dalla burocrazia alle politiche sul lavoro, dal fisco alla scommessa sulla scuola. In quel caso scriveremo davvero una pagina nuova nella storia italiana, una pagina a colori piena di vitalità e dinamismo. Se invece non ce la faremo, ci resterà nel cuore l'orgoglio di averci provato e la dignità di non aver mai violato nessuna regola, con la lealtà di chi ha una faccia sola e non insulta gli avversari.
Che dite, proviamo a fare l'impresa?
Un sorriso
Matteo


Ore 09.05

da UMBERTO ROMANIELLO

Quella "L" in più








giovedì 29 novembre 2012

NUMERO 1815 LA MALEDIIZIONE DELL' ILVA


Ore 16.30

da BUCNIC




da GINO DI FRENNA

La pizzica







mercoledì 28 novembre 2012

NUMERO 1814 VENGO ANCH'IO, NO TU NO.

Ore 17.31

da MATTEO RENZI

e news 360



Vi scrivo da Palazzo Vecchio dove seguo l'evolversi della vicenda maltempo a Firenze. La situazione è sotto controllo e devo ringraziare i lavoratori della Protezione Civile, della Polizia Municipale, della direzione mobilità, di Publiacqua, della Sas e di tutto il nostro team.

Siamo intervenuti immediatamente, evitando situazioni peggiori. Certo, abbiamo creato disagio al traffico bloccando i sottopassaggi. E mi scuso. Ma preferisco "aver paura che buscarne" come diciamo dalle nostre parti. Meglio prevenire prima che piangere poi. Nel frattempo però un pensiero va alla situazione difficile in tutta Italia, specie a quella di Taranto dove - dramma nel dramma - lo stabilimento dell'ILVA vive ore di drammatica emergenza.

Oggi si svolge il confronto finale con Pierluigi Bersani (Rai Uno, ore 21.10). In molti sono preoccupati che i toni non siano civili. Personalmente invece sono molto sereno: i toni almeno da parte mia saranno molto rispettosi. E - soprattutto - il confronto non è sulle regole. Una parte dei media, sospinta dagli amici di Pierluigi, continua a dare centralità alla questione delle regole. Che è assurda, sia chiaro. Ma non è lì che si gioca la diversità tra i due candidati.

Noi vorremmo in queste ore caratterizzarci per le nostre idee, non per le regole. Tra noi e loro ci sono molte differenze. Questo non impedisce di stare in squadra domani insieme. Ma gli italiani devono sapere che noi abbiamo un'idea diversa non solo su chi deve essere l'allenatore, ma anche sulla tattica, sulla squadra, sulla formazione. Se vinciamo noi non mandiamo solo in tribuna qualche vecchia gloria (concetto che spero ormai sia passato), ma anche il modo catenacciaro di vivere il centrosinistra. Basta con il finanziamento pubblico ai partiti, con la logica dei vitalizi, con gli investimenti sulle grandi opere, sulle riforme che non riformano nulla, sugli inciuci e gli accordi, sulle nuove costruzioni anziché sul recupero ambientale del territorio. Basta con questa RAI - lo dico con molta franchezza il giorno del confronto - che si fa dettare la linea dai portavoce di partito, che nomina i direttori tenendo conto del bilancino, che spende male i propri soldi e le proprie professionalità, se vinciamo noi la Rai farà servizio pubblico, senza consultare le segreterie dei partiti.

Se vinciamo noi non ci saranno inciuci con Casini. E non siamo tra quelli che cercano di accontentare un po' tutta la generazione dei politici di oggi da Vendola - che domani sarà sul palco di Napoli con Bersani - fino alla Bindi e D'Alema. Se vinciamo noi la foto di gruppo del centrosinistra sarà quella del futuro non quella di chi in questi vent'anni ha parlato a lungo di coesione e poi ha mandato a casa due volte Prodi. Ha finto di contrastare Berlusconi e poi non ha fatto neanche la legge sul conflitto d'interessi. Loro sono rassicuranti, noi vogliamo cambiare. Loro hanno esperienza, noi vogliamo la speranza. Loro curano le radici, noi vogliamo volare. Non è detto che siamo meglio noi o che siano meglio loro. Siamo diversi. È un referendum sul futuro quello di domenica. Io penso che questo Paese debba svoltare. Se continua con le stesse facce, gli stessi slogan, gli stessi dirigenti degli ultimi vent'anni, l'Italia vede il declino perché continueremo con gli stessi problemi. Se proviamo a cambiare si vive un'incognita, ma torniamo a crescere. Lo ha spiegato bene ieri un amico come Lorenzo Jovanotti.

Per tutti questi motivi io rispetto profondamente coloro che hanno votato Bersani. Perché ne capisco l'ansia di sicurezza. Ma credo che oggi l'unica cosa sicura da fare sia cambiare. L'unico rischio che corriamo, paradossalmente sarebbe proprio quello di non cambiare.

Sono concetti più importanti delle regole. Le regole le ha fatte Bersani, come un giocatore che fa anche l'arbitro. Sono diverse dal passato e infatti ha votato meno gente. A distanza di quattro giorni non sono online i verbali dello spoglio. In un Paese civile i verbali sono pubblici, non le aggregazioni fatte dai segretari provinciali. Però noi proviamo a vincere con queste regole. Con un sorriso, non con il rancore. Se gli italiani vogliono cambiare possono farlo anche con queste regole, nessun alibi. Ovviamente ci aspettiamo dal partito una cosa semplice: l'elenco ufficiale degli autorizzati a votare. In troppe parti d'Italia girano e svolazzano fogli e foglietti. Un'organizzazione seria - immagino - inserisce tutti i nomi in un file che è a disposizione di entrambi i candidati. Altrimenti le primarie non sono serie, no? Sapere quanti hanno votato, chi ha votato e garantire che nessuno faccia il furbo. Non mi pare una cosa così difficile: si ch iama democrazia.

Domanda secca: può votare anche chi non ha votato al primo turno? Sì, può votare anche chi non ha votato al primo turno. Occorre andare personalmente nelle sedi dei Coordinamenti Provinciali (qui l'elenco, seleziona Regione e Provincia per reperire gli indirizzi) tra giovedì 29 e venerdì 30. Se uno non può andare fisicamente basta che mandi un'email specificando che non ha potuto votare per "motivi indipendenti dalla sua volontà" Si tratta di una novità molto positiva, basta un'email. Questo è sufficiente perché si possa andare a votare (portando con sé l'email). Comunque chiunque abbia voglia di darci una mano (magari controllando i seggi in tutta Italia) o voglia votare e non l'abbia fatto al primo turno o voglia segnalare amici che hanno problemi può scrivere all'emailballottaggio@matteorenzi.it.

Quanto a chi dice: parlano di regole, perché non hanno proposte. Bene. Chi ha tempo da perdere segua questa trasmissione di Porta a Porta (che ieri - peraltro - ha fatto il record di share) dove per un'ora e mezzo discuto di politiche economiche, di ILVA, di progetti per il Paese.

I numeri ufficiali del PD dicono che la differenza di votanti al primo turno è meno di 300mila voti. Bene, ci sono 600mila voti in libertà tra chi ha votato altri candidati. Ce ne sono altri di quelli che potranno registrarsi anche se solo entro venerdì: io sono certo che saranno almeno altri 200mila come minimo.

E poi ci sono più di un milione di voti di Bersani che potrebbero cambiare opinione, il che varrebbe doppio. Perché? Perché vedono nella vicenda delle regole la paura. Noi siamo in una crisi profonda: un leader non può aver paura.

Se uno ha paura delle registrazioni online come farà domani a rinnovare la burocrazia pubblica puntando sulla digitalizzazione dopo che per votare ci hanno fatto firmare cinque moduli cartacei?

Se uno ha paura della partecipazione al secondo turno (in Francia, il caro Hollande ha visto aumentare la partecipazione al secondo turno del 10%: lui non ha avuto paura) come potrà coinvolgere i cittadini nella partecipazione dopo?

Se uno ha paura del voto dei sedicenni come farà domani a cambiare la scuola?

Mi spiace perché in tempi di crisi la paura è l'unica cosa che non possiamo permetterci. In ogni caso noi gambe in spalla e sorriso. Andiamo a vincere con il coraggio, che è contagioso, e con l'entusiasmo di chi deve riportare tutti a votare, di chi deve convincere, di chi deve coinvolgere. Al massimo possiamo perdere le primarie. Ma almeno non perderemo la faccia. E, se vinciamo, l'Italia con noi cambia davvero.
Un sorriso
Matteo
P.S. Finalmente una buona giornata per gli annunci di sostegno. Ieri a me è arrivato oltre a quello di Jovanotti anche quello di Margherita Hack. A Bersani, poveretto, quello di Emilio Fede. Tutta la mia solidarietà a Pierluigi!

martedì 27 novembre 2012

NUMERO 1813 RICOMINCIO DA ZERO


Ore 15.15

da PARIDE PUGLIA

I morti ritornano...Chiamateli zombie.





Ore 12.26

da GINO DI FRENNA

La pacchia


Ore 09.42

da PARIDE PUGLIA

L' incubo




da ENRICO BERTUCCIOLI

Manifesto


lunedì 26 novembre 2012

NUMERO 1812 E BRAVO MATTEO!



Ore 12.54

da MARILENA NARDI ( Il ruvido )

I cannibali


 Ore12.23

da BUCNIC


 Ore 10.42

da ANDREA BERSANI

MERCOLEDI 5 DICEMBRE alla
GALLERIA WIKIARTE in VIA SAN FELICE 18 a BOLOGNA

ore 18,30 - 19



Ore 08.45

da LUCA DE SANTIS

Secondarie









domenica 25 novembre 2012

NUMERO 1811 LA DISFIDA


Ore 09.45

da PARIDE PUGLIA

Lunghi nasi il ciel li aiuta



sabato 24 novembre 2012

NUMERO 1811 FORZA ITALIA 0.2 LA VENDETTA


Ore 19.06

da LIDO CONTEMORI

Tu paga



Ore 13.37

da PARIDE PUGLIA

Il vortice del fallimento


Vertici UE e vertici a livello mondiale, in questo ultimo anno, ne sono stati fatti quasi una decina, vertici inutili, tutti a spese dei contribuenti, vertici sui quali aleggia da sempre l’ombra sinistra del conflitto di interesse, delle lobbies finanziarie, vertici dai veti incrociati, Merkel, Sarkozy, Cameron, Obama,  tutta gente che passerà alla storia come l’essenza del fallimento della politica a favore di un’elite di oligarchi che ha devastato l’economia.

Fonte : Icebergfinanza




venerdì 23 novembre 2012

NUMERO 1810 LUNEDI' SCIOPERO



Ore 11.04

da GINO DI FRENNA

Unto


Impiccàti





Ore 09.43

da PARIDE PUGLIA

Après moi...



giovedì 22 novembre 2012

NUMERO 1809 IL GIORNO DELLA VITTORIA


Ore 18.13

da ZACC e BELINA

MAI RENZI  
  
ZACC – ha detto che bisogna costruire un’altra sinistra

BELINA – un po’ di centro e un po’ di destra per non disturbare i padroni



ZACC – ha detto anche che c’è bisogno di una nuova terza via
BELINA – legge solo i titoli

Ndr: ( per amor di democrazia pubblichiamo queste opinioni satiriche  con le quali però non siamo assolutamente d'accordo )


da MARILENA NARDI

Tregua molto armata




Ore  08.55

da PARIDE PUGLIA




Pagare le tasse può essere bello e lodevole in un paese normale, dove ciò che si versa è destinato a far funzionare bene il paese e renderlo il più possibile civile. In Italia fino ad oggi le nostre tasse sono servite per il clientelismo politico, sindacale, e per arricchire chi per lavoro si è dato al brigantaggio politico.Oggigiorno invece si toccano due realtà: il mondo vero, con ricchi e poveri, con vetture di lusso ed utilitarie equamente distribuite nel traffico che ci circonda, con le case in periferia e gli appartamenti in centro; poi invece esiste il mondo di fantasia del modello Unico, dove regnano fame e miseria e dove le abitazioni sono solo panchine nel parco e povere capanne. In questo mondo dieci milioni di persone non hanno dichiarato alcun reddito fiscalmente imponibile e quindi è probabile che abbiano vissuto di elemosine





Fonte : il Giornale




da ENRICO BERTUCCIOLI

Lo scandaloso Petreus




da GINO DI FRENNA

Cartellino giallo


Impresentabile

mercoledì 21 novembre 2012

NUMERO 1808 TREGUA? SI' MA COL CAZZO!


Ore 11.38

da ZACC e BELINA


BALLARO’!

ZACC – la Polverini si è dimenticata di assegnare i fondi per la ricerca
BELINA  – non sa che cosa è

da BANDANAX

Il collezionista





Pene di prete


martedì 20 novembre 2012

NUMERO 1807 SPINELLI: IL RATTO DEL SORCIO


Ore 19.45

da BUCNIC



da BANDANAX

Mangano 2



San Vittore, ora pro nobis


Ore 16.04

da BUCNIC



Ore 10.08

da PARIDE PUGLIA



Ore 09.09

da MARILENA NARDI

Furto alla Sanità




Endless Conflict



da PARIDE PUGLIA

Dagli al terrorista



da BANDANAX

Legittime paure



Caccia al terrore



L' idiota




Sla


Consulto




...ergo sum


Cazzi mosci, cape toste


lunedì 19 novembre 2012

NUMERO 1807 PAX IN TERRIS ET HOMINIBUS BONAE VOLUNTATIS


Ore 11.38

da ZACC E BELINA

IL PENSIERO!


ZACC - Non mi fanno paura i fumogeni sparati dalla polizia, mi fanno paura i ragazzi a volto coperto con spranghe e molotov." Il pensiero della Santanché
BELINA – Si merita Sallustri

da LUCA DE SANTIS



Ore 08.48

da PARIDE PUGLIA



sabato 17 novembre 2012

NUMERO 1807 VIVA L' ELECTION DAY



Ore 09.20

da BANDANAX

Tempo di lacrime e di mazzate






La scelta



Dove si annida la vera ricchezza

 Insofferenza alla sofferenza


Madre Russia


da BUCNIC

Schettino


da PARIDE PUGLIA

Dieci, cento, mille cazzabubbole