







TRA POCO CI SARA' MOLTO DA FARE
di Ugo Furlan
Sarà il caldo?
Dite?
MMMah...
Comunque in questo periodo da "ultimi giorni dell'impero" stiamo assistendo a cose
ridicolmente affascinanti, non trovate anche voi?
Ministri che non fanno in tempo a appoggiare il culo sulla sedia del legittimo impedimento che gliela sfilano di sotto.
Compagnucci della parrocchietta italo-vaticana che combinano delle porcherie coi nostri soldi e poi ti guardano come gufi stupiti
quando la loro privacy diventa pubblica.
Presidenti di regione che fanno una foto ricordo per ricordarsi di essere stati presi per il culo.
Presidenti del Consiglio che dicono amenità sul valore della libertà di stampa non avendo dimestichezza né con l'una né con l'altra.
Un capo dell'opposizione che dice che è ora di trovare un'altra soluzione non pensando minimamente che dovrebbe essere lui
l'altra soluzione.
Insomma una buffa commedia degli equivoci alla Goldoni che però ci lascia un po' tutti convinti che stiamo vedendo uno spettacolo che
non capiamo, non ci piace e per cui paghiamo il biglietto, salato, ora dopo ora.
Mah.
E' sicuramente quest' afa che aleggia sulle nostre città e ci fa vedere le cose distorte, come in un sogno.
Sissì... è sicuramente così.
Magari domani mattina ci svegliamo, in un clima più fresco, e scopriamo che viviamo anche noi in un paese normale dove,
come dicevano in quel bel film neorealista, buongiorno vuol dire proprio buon giorno.
Inzuppate i piedi nell'acqua fresca, bevete un chinotto e rilassatevi; ho come il presentimento che tra poco avremo molto da fare.
hasta la vista, compagneros