mercoledì 28 maggio 2008

VOGLIAMO FARE UN ESERCIZIO DI IMMAGINAZIONE? di Salvatore Giannella

Vogliamo fare un esercizio d’immaginazione? Bene, supponiamo che i danesi siano vittime di un disastroso terremoto e che milioni di loro decidano di andare a vivere, con i soli abiti che indossano, in una qualsiasi parte del globo non abitata. Supponiamo che non ci si occupi di loro per 25 anni. Tornando a vederli a 25 anni di distanza, che cosa pensi che si troverebbe? Paludi? Scheletri? Baraccati? Oppure università, campi da tennis e raccolta differenziata dei rifiuti? Io (con Angela) opterei per questa ultima ipotesi. E’ quasi automatico il fatto che una tale popolazione, grazie al tipo di educazione ricevuta (conoscenze tecniche, spirito d’iniziativa, senso dell’organizzazione) riesca ad adattarsi a un ambiente nuovo e a trasformarlo in un suo vantaggio. Gli eventuali prestiti da parte di enti internazionali o di paesi industrializzati non costituirebbero dei sussidi di povertà ma un carburante per fare decollare una macchina che è già pronta a girare a pieno regime e ha solo bisogno di "polverine" per mostrare le sue capacità di montaggio.Se invece venissero trasferiti nella stessa regione disabitata, in condizioni analoghe, gli abitanti di una delle zone più "diseredate" del nostro Sud, dopo 25 anni troveremmo università e piscine? O sempre miseria? ( 3 - continua )

QUEL CATTIVACCIO DI BRUNETTA

RISCHIO POVERTA'

RISORSA CHIAVE: L' INTELLIGENZA di Salvatore Giannella

Molto in sintesi, stiamo vivendo l’800mo ciclo medio di vita dell’umanità, un’era per molti versi fantastica (il massimo delle innovazioni, più che in tutti gli altri 799 cicli, si concentra nel periodo in cui viviamo), per molti versi piena di insicurezze e paure proprio per non riuscire ad adattarsi a questo ritmo frenetico del cambiamento imposto dalle tecnologie e dalle nuove scoperte. In questo periodo, come ho raccontato con il primo mensile da me diretto, quel "Genius" del Gruppo L’Espresso (che risale, pensa, al 1984!) la risorsa chiave non è il petrolio, ma l’intelligenza; i veri giacimenti sono quelli cerebrali; la vera ricchezza è quella di "mettere in forma" le cose che ci circondano (15 chili di proteine, 85 grammi di cloro, 3 grammi di ferro, 35 grammi di sodio, 240 grammi di potassio e 4-5 secchi d’acqua "messi in forma" danno quella meravigliosa macchina che è il corpo umano). ( 2 - continua )

RISORSA CHIAVE.

RACCOLTA INTELLIGENTE

C'E' NEL MONDO QUALCUNO CHE SCRIVE...

Ieri abbiamo scritto al Presidente Napolitano, a Berlusconi, a Bertolaso, a Maroni, a Prestigiacomo, a La Russa, all' assessore all' ambiente della regione Campania Walter Ganapini, a Veltroni e a Salvatore Giannella ex direttore di Genius, di Airone, ex redattore di Oggi e oggi libero professionista dell' informazione, autore di " Voglia di cambiare" per le edizioni Chiarelettere. Ci ha risposto solo quest' ultimo. Ne pubblichiamo la lettera a piccoli spezzoni, perché ci è stato detto che alla gente non piace leggere testi troppo lunghi...Mah!

è certamente lodevole e razionale la tua proposta...e tutta di chi dopo le vignette si occupa di far rendere le vigne che lo circondano. Ma, pur condividendola, non credo (alla luce di quanto ho capito anche durante il viaggio nell’Europa delle eccellenze, quella "meglio Europa" che racconto nel mio libro "Voglia di cambiare") che possa trovare pratica applicazione in Campania...Ho visto all’estero realizzare progetti anche complessi, dai piccoli ponti sulle rogge alle grandi dighe in Olanda per strappare la terra al mare, rispettando tempi e somme stanziate. Ho visto a Copenhagen l’impianto realizzato nel lontano 1995 dai liguri dell’Ansaldo per bruciare, a un solo chilometro dalla Sirenetta, quel poco di rifiuti (30 per cento) che non riescono a imbrigliare nella pratica delle "4R" raccomandata dall’Unione Europea e realizzata anche in parti sapienti della nostra Italia: e cioè Riduzione, Raccolta differenziata, Riciclaggio, Recupero dell’energia. Ho visto una festa di vip a Helsinki, con due presidenti della Repubblica cavallerescamente in coda, al termine della quale ognuno ha partecipato allo sgombero della sala da tutto quello che era stato consumato e che, naturalmente, è stato diviso tra vetro, plastica, carta e resti di cibo per il compost. Ho riflettuto, rifletto spesso su questo particolare aspetto della positività d’oltralpe e la risposta l’ho trovata nelle parole affidatemi da quel saggio divulgatore che è Piero Angela sul rapporto tra l’educazione e lo sviluppo (o il sottosviluppo). ( 1 -  continua )

VIA ALMIRANTE

LO SQUADRISTA

TREPERDUE