giovedì 17 settembre 2009

Buongiorno Italia dall' Asino

Roma, 16:27

AFGHANISTAN: DI PIETRO, CHE CI FACCIAMO ANCORA LA'?

Antonio Di Pietro ha sollecitato una riflessione sulla missione italiana in Afghanistan. "Che ci facciamo ancora in Afghanistan", si e' chiesto il leader dell'Italia dei valori nel suo blog. "E' la domanda che - sono sicuro - se venisse fatta oggi agli italiani, la maggioranza di essi non saprebbe piu' cosa rispondere", ha sottolineato. Certo, ha aggiunto, "oggi e' il giorno del dolore, della partecipazione della solidarieta' ai nostri soldati e della vicinanza alle famiglie delle vittime. Sentimenti che rinnoviamo con tutto il cuore, ma non possiamo esimerci dal porci un interrogativo di fondo. A forza di starci, e di restarci, in Afghanistan abbiamo perso anche la conoscenza delle ragioni per le quali ci siamo andati". Ragioni, ha sottolineato, "che, magari all'inizio, potevano pure essere nobili, anche se non possono mai esserlo per chi ripudia per principio la violenza e la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, ma che ora si sono totalmente trasformate perche' nel frattempo anche i protagonisti hanno cambiato pelle". Per Di Pietro, "dobbiamo allora chiederci: la nostra missione in Afghanistan e' davvero ancora e solo una "missione di pace" oppure si sta trasformando - alle nostre spalle e anche sulla pelle dei nostri soldati - in un'azione di protettorato a favore di una fazione e contro un'altra?". Per questa ragione, ha spiegato, "l'Italia dei Valori ha gia' chiesto e, ribadisce, la richiesta di aprire al piu' presto in Parlamento e nel Paese un dibattito serio e una riflessione approfondita su questo interrogativo di fondo: chi stiamo difendendo in Afghanistan?". Dunque, "noi dell'Italia dei Valori chiediamo che il Parlamento immediatamente si occupi di dare risposte a questi quesiti".

( da Repubblica on line di oggi )

ASCOLTI
di Gianni Allegra


CHI OFFRE DI PIU'?
di Bucnic

DAL NOSTRO INVIATO A PORTO PALO
di Gino Di Frenna




MISSION
di Paride Puglia


THE PATRIOT
di Ro Marcenaro


COL CULO DEGLI ALTRI

di Giuseppe Ciarallo


Alla notizia del terribile attentato che questa mattina ha visto saltare per aria e morire sei giovani soldati del contingente italiano IN GUERRA in Afghanistan, il nostro “tuttodunpezzo” Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha prontamente informato il Parlamento che “la strategia del Governo non cambierà” e che “”gli infami e i vigliacchi non ci fermeranno”.

La fermezza del Ministro potrebbe essere accompagnata dal beau geste di inviare al fronte i suoi figli Geronimo, Lorenzo Cochise e Leonardo Apache, già profeticamente dotati dalla nascita di tre bei nomi da combattente puro, altrimenti quell’asino del popolo potrebbe malignamente pensare alla veridicità del detto ligure - volgare, deprecabile e omofobico che in questo caso, però, ben rappresenta l’andazzo - che recita: COL CULO DEGLI ALTRI… SON TUTTI FINOCCHI!!! 


RINCALZI
di Ro Marcenaro


RAGLI&BELATI
di Zacc e Bélina


SEMPRE LUI


Zacc – usa una nuova tecnica di comunicazione: quella di rinfacciare agli altri le sue porcate

Bélina – ce lo ritroveremo, vedrai, alla manifestazione del 19 e dirà che l’ha organizzata lui.


LA VASELLINA


Bélina – dov’e sta la differenza tra Berlusconi a guida P2  e un Casini a guida Vaticano?

Zacc – il secondo usa la vasellina.