lunedì 19 aprile 2010

Buongiorno Italia dall' Asino


GRRRR
di Marilena Nardi


IL BUIO OLTRE LA NUBE
di Umberto Romaniello


da BANDANAX

Video Fini




Caccia a Fini


La congiura degli innocenti

La Rissa


Al mercato delle vacche



Vocabolario dell' amore


Striscia strisciante


NUBE LEGHISTA
di Gino Di Frenna



PERCHE' BERLUSCONI VUOLE ZITTIRE SAVIANO
di Marilena Nardi


da Loris MAZZETTI sul Fatto Quotidiano di ieri


Lo scrittore spiega la forza della parola


Gomorra, il libro di Roberto Saviano, è stato accusato da Silvio Berlusconi di essere "supporto promozionale alle cosche". Non c’è mai limite all’indecenza, soprattutto quando certe parole escono dalla bocca di una delle massime istituzioni del nostro Paese. Non è la prima volta che il presidente del Consiglio si esprime contro chi scrive di criminalità organizzata. La volta scorsa fu a novembre, sempre in occasione del processo del suo amico Marcello Dell’Utri: allora disse che dovevano essere "strozzati" tutti quelli che hanno fatto la "Piovra" e che scrivono libri su Cosa Nostra perché "ci hanno fatto conoscere nel mondo per la mafia". Il giorno in cui il pm chiede per Dell’Utri una condanna a undici anni per concorso esterno in associazione mafiosa, il premier se la prende con un grande scrittore che da quattro anni vive sotto scorta.


Roberto Saviano ha un’unica responsabilità: quello di aver illuminato i fatti, di aver fatto conoscere all’Italia e al mondo i casalesi, di aver acceso la luce sulla camorra. Sono convinto che tanti magistrati, soprattutto quelli che stanno in prima linea, la pensano diversamente da Berlusconi, perché quella luce serve anche a loro. Ha scritto Giuseppe Fava: "Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, impone ai politici il buon governo". Saviano è forte. Ha la capacità di usare la parola come un’arma in grado di combattere la criminalità organizzata, non credo di averla riscontrata in nessun altro scrittore o giornalista. Questo ha portato Roberto Saviano ad essere considerato un uomo a rischio della propria vita, condannato dai Casalesi, dai camorristi dello stesso paese dove lui è nato e vissuto fino agli anni del liceo, è anche la sua forza e la sua grande difesa.


Per la stragrande maggioranza delle persone lui è il nuovo eroe, è il moderno Lancillotto, il cavaliere della Tavola Rotonda della giustizia e dell’onore che combatte contro gli usurpatori e i tiranni a difesa del popolo oppresso dalla camorra; per altri invece è quello che ha infangato la sua terra e che non doveva raccontare quella criminalità. L’accusa di fare cattiva pubblicità all’Italia è infamante non solo per Saviano ma per tutti quei giovani che continuano a vivere nei luoghi della camorra e a lottare quotidianamente nella terra con più morti ammazzati d’Europa e come ha scritto Saviano: "Nel territorio dove la ferocia è annodata agli affari, dove niente ha valore se non genera potere. Dove tutto ha il sapore di una battaglia finale".

VOTO DI SCAMBIO
di Andrea Bersani


CHE NEBBIA, RAGAZZI!

di Luca De Santis


Che nebbia...non si vede a un palmo dal naso.

No dico, ci mancava anche il vulcano islandese ad affumicarci le diottrie.

Già non è che si riuscisse a distinguere bene quello che avevamo attorno,

ora poi...qualche sagoma indistinta qua e là...per dire: mi era sembrato di

vedere il ministro degli esteri che rilasciava interviste, che parlava delle

accuse agli operatori di Emergency, e che diceva cose tipo: "bisogna ancora

accertare la verità" e "prego che non sia vero, sarebbe una vergogna per

l'Italia"...e invece doveva essermi andata della fuliggine negli occhi,

perché oggi mi pare di averlo visto tutto ringalluzzito squaquerecchiare qua

e là che erano innocenti e che era tutto merito suo se li han

liberati...boh...forse con una bella sciacquata alle pupille...macchè...mica

funziona...vedi che ero convinto di aver colto tra le nebbie padane,

appesantite dalla nuvolaglia vulcanica, la figura del Bossi che dava

braccetto al partito del predellino...invece no, tac, oggi mi è apparso

mentre se la pigliava con Roma ladrona dalle pagine di un giornale spagnolo,

dice che vuole la secessione, altro che braccetto.

Ma fosse finita lì, invece è un continuo pigliar lucciole per lanterne: vedi

un Papa che insabbia malefatte al posto di uno che va a piangere in

compagnia delle vittime, un segretario delprincipalepartitodellopposizione

che canta vittoria al posto di uno che si aggrappa al

vicecapodelpartitoaluiavverso, cose così, insomma.

Per fortuna gli esperti han detto che "il fenomeno si va attenuando"...io ci

spero...anche perché non ne posso più di tutto questo fumo negli occhi.




LA SPERANZA E' L' ULTIMA A MORIRE...
di Manlio Truscia


VOOLAREEEE, OH-OH
di Paride Puglia