






Nell'Italia dei diritti negati se ti esponi con i fatti paghi. E' quello che sta succedendo al giornale "il Fatto Quotidiano" di Antonio Padellaro, colpevole secondo il presidente del Senato, la seconda carica dello Stato Renato Schifani, di aver osato descrivere la sua carriera prima di arrivare così in alto. Tale carriera non assomiglia in nulla a quella di ogni altro presidente del Senato italiano prima e dopo il fascismo. basta pensare che ad esempio nel 1990 il già socio della "Sicula Brokers" in odore di mafia, si affermò come avvocato urbanista ricevendo numerosi incarichi in amministrazioni comunali siciliane, fra cui quella del comune di Villabate, il cui sindaco Giuseppe Navetta era il nipote di Nino Mandalà capocosca della cittadina: è lo stesso Schifani ad ammettere, il 18 0tt0bre del 2004 davanti ai giudici della Terza sezione penale del Tribunale di Palermo che il boss Mandalà aveva un ruolo all'interno del partito, del movimento Forza Italia.







RAGLI&BELATI
di Zacc e Bélina
FIGLIO DI….
Zacc- bisognerebbe prenderlo a calci nel culo uno che sta al governo, disprezza questo Paese e sputa sulla Costituzione sulla quale ha giurato piena fedeltà
A me sarebbe piaciuto abitare in una casetta indipendente, niente vicini
fracassoni, niente bambini schiamazzanti o cani dall'incontinenza facile,
niente signori del terzo piano che ti suonano due volte al giorno per
chiederti in prestito qualcosa...insomma una pacchia, invece no, per cui
oggi mi tocca la riunione di condominio...straordinaria pure.
Si perché è saltato fuori che un inquilino non ha pagato le spese di
amministrazione, anzi è pieno di debiti, così adesso tocca agli altri
condomini di tappargli il buco.
Oh, mica voglio giudicare, oggi qualche debituccio ce l'hanno tutti, per
dire: quelli del palazzo sul lato ovest...si, quelli lì c'hanno tanti di
quei debiti che a metter una banconota dietro l'altra si arriverebbe fino in
Cina...o in Giappone, però che vuoi, è tutta gente importante, qualcuno che
gli presta i soldi lo trovano sempre.
C'è da dire che da un paio d'anni c'hanno un amministratore nuovo, uno che è
arrivato promettendo mari e monti: "...mettiamo i pannelli solari...cambiamo
sistema con le assicurazioni...basta con le liti tra vicini...si, noi
possiamo..." poi un po' di consiglieri si son messi di traverso e
zac!...tutto rientrato o quasi, pazienza.
Io, per ora, problemi non ne ho, certo ho dovuto tagliare un po' qui e un
po' là per stare dentro al bilancio familiare: la scuola dei figli, le spese
sanitarie, ho licenziato la domestica che tenevo a servizio da vent'anni e
ho preso una ecuadoriana al suo posto (la pago meno e risparmio), insomma
tutte cose non necessarie.
Qualche cambialuccia ce l'ho anch'io, non lo nego, anzi, detto tra noi,
soldi in casa ne girano pochi, però non mi preoccupo, finchè non si sa
troppo in giro qualche svitato disposto a prestarmi soldi lo recupero,
chessò magari me li faccio prestare dalla mia ex-domestica o dai miei figli,
hai visto mai che me li danno?

IL PAPA A TORINO
di Christian Rizzi
"La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più
ma la va diretta al Piave
cimitero della gioventù"
ed il papa s'inginocchia
su una gioverntù che scrocchia
nell'ascoltar le sue parole
sulla fede e sulla prole
sotto un'acqua giù che scroscia
è per quello che poi scrocchian
la cervice e le ginocchia
il papa ha in mano una pannocchia
come un microfono che gracchia
le sue parole incomprensibilis
passio christi passio hominis
testimonia quel tessuto
impregnato del suo sangue
finemente rinsecchito
tanto da mozzare un dito
a chiunque infastidito
da st'uso improprio della scienza
proponga che usin la coscienza
più che proporci penitenza
di questo viver da cristiani
che siamo sempre meno umani
per distinguerci dai cani
"La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più
ma la va diretta al Piave
cimitero della gioventù"
ed il papa ed il papa s'enginocia
su la sua gioventù che scrocia
el papa ga en man una panocia