venerdì 29 luglio 2011

Numero 1389 BUONGIORNO ITALIA


ORE 18.22

LETTERA APPERTA DELL' ON. SILVANA MURA AL MINISTRO ANNA MARIA BERNINI

Gentile Ministro Bernini,

mi rivolgo a lei in forma pubblica per chiederle di prendere posizione in merito alla decisione comunicata dal governo di non partecipare con un suo rappresentante alla commemorazione del trentunesimo anniversario della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.

Se ciò dovesse verificarsi sarebbe la seconda volta consecutiva che il governo rifiuta di presenziare alla celebrazione del ricordo di una delle stragi più crudeli ed efferate, sia per la natura dell’attentato, che per il numero di vittime prodotte, non solo degli anni di piombo, ma dell’intera storia d’Italia.

Alle 10,25 del due agosto 1980 non fu soltanto tolto il futuro ad 85 persone inermi ed innocenti, tra le quali donne e bambini. Si fermò per qualche attimo la storia del nostro paese spalancando le porte di un abisso fatto di paura, ingiustizia e morte. Quelle porte furono immediatamente richiuse con orgoglio, con rabbia e con coraggio, dall’intera città di Bologna che in poche ore si mobilitò unanimemente in soccorso dei feriti per cercare di limitare, per quanto possibile il numero delle vittime.

Le commemorazioni che si svolgono da trentuno anni, oltre a rendere il giusto onore alla memoria delle vittime, oltre a ribadire il no al terrorismo, ricreano anche quell’unità di popolo e di spirito che spontaneamente si produsse in quelle ore frenetiche. Non celebrare il ricordo significa incamminarsi sulla strada dell’oblio ed è impensabile, prima ancora che inaccettabile, che un governo come quello italiano possa incamminarsi per questa strada.

Non ho problemi ad ammettere che le contestazioni che sovente si verificano in occasione delle cerimonie del 2 agosto, sono fuori luogo e sbagliate perché il ricordo deve prevalere sulle polemiche politiche quotidiane. Ciò detto il governo in quanto istituzione, in quanto Stato, non può certo farsi condizionare dalle contestazioni di qualche cittadino, come lo Stato di allora, ad iniziare dal Presidente della Repubblica Pertini e dal Presidente del Consiglio Cossiga non ebbero certo paura della rabbia e dell’esasperazione della città di Bologna nell’intervenire alle celebrazioni funebri.

A lei che è l’unico ministro Bolognese, rivolgo l’appello a farsi carico del compito di non trasformare l’anniversario e il ricordo della strage di Bologna in un’occasione di divisione proprio nel centocinquantesimo dell’unità d’Italia. Se non le sarà possibile spiegare ai suoi colleghi cosa rappresenta il 2 agosto per la città, intervenga lei in forma privata o almeno faccia sentire la sua voce squarciando quel silenzio incomprensibile dietro al quale si trincera da due anni il governo, non fornendo alcuna spiegazione ufficiale della sua assenza.

On. Silvana Mura

Ore 11.49

da RO MARCENARO

A Napolità...mannaggia a li morti tua...

Ore 09.50


da ZACC&BELINA


TRE - MONTI


ZACC- ha detto che si dimette da inquilino


BELINA- se da Ministro la decisione diventa saggia


da PARIDE PUGLIA



da GINO DI FRENNA

Un po' di prudenza...


Decalogo