lunedì 7 luglio 2008

UNIPOLCOOP di Fabio Norcini


Omaggio a Marcello Marchesi


Si ode a destra uno squillo di tromba: a sinistra risponde una squillo. Forse bisogna vivere in Toscana per comprendere appieno la disfatta della sinistra. Qui, dove anche se si candidasse un ciuco morto sotto le insegne della parrocchia in mano a Coop-Unipol vincerebbe sempre e comunque; qui dove non si muove foglia che il partito non voglia. 

“Oppure con l’oppressore avete fatto pappa e ciccia?” si chiedeva Bianciardi nel 1968. E vedeva lungo, in una classe dirigente che esercita il potere come satrapia, che ha occupato tutti gli interstizi dell’incapacità. Invece che da invidia penis sono mossi da invidia aeris. Non c’è peggior reazionario di chi è stato rivoluzionario. E questo disastro lo si vede a livello nazionale. Che fare? Ma girotondi, mosche-cieche, zompagalletto, o la campana e ciribé, cippa lippa… E intanto la Festa nazionale del pic-nic…