lunedì 7 luglio 2008

PENSIERO TREMENDO di GOG

TESSERE LE LODI O I LODI?



Da un po’ di tempo non abbiamo più il piacere di estasiarci con la visione del simpatico faccione dell’ex semplice senatore Schifani. Giusto da quando, affidatogli la seconda più alta carica dello Stato, Presidente del Senato, se ne sta tutto curvo, sull’alto scranno, evitando – ammirevolmente - di farsi coinvolgere nel dibattito sulle antiche peripezie per raggiungere quel risultato – lodevole – del famoso “lodo Schifani” che tanto fa ancora discutere maggioranza, opposizione, organi di stampa e fors’anche la famosa casalinga di Voghera che a questo punto vorrebbe avere due coglioni così, tanto per farseli girare. Come non tesserne le lodi. Non del lodo Schifani, ma di lui, in carne, ossa e riporto di capelli. Certo, qualcuno non sarebbe d’accordo, ricordandolo, come un caro estinto un po’ rompicoglioni, con quella voce non proprio piacevole, anzi decisamente querula, sempre a ripetere tiritere verso i pregiudizi pregiudiziali di una sinistra mistificatoria e demagogica, con quel suo inquietante mezzo sorriso che ha provocato – così si narra tra gli amanti del genere - innumerevoli blocchi intestinali quando si presentava, giusto all’ora di cena, in tutti i telegiornali dell’orbe terracqueo italico.

Quindi Schifani assente (si fa per dire) ma il suo “lodo” più presente che mai. Solo che ora gli hanno cambiato nome. Vediamo un po’ se vi ricordate chi è il Guardasigilli! Un certo Angelino Alfano. Fronte alta, occhio vispo, sopraciglia come cespugli, mascella volitiva, sorriso audace, ovviamente avvocato, ovviamente siciliano. Comparso come un fulmine a ciel sereno in un paio di trasmissioni televisive in cui si è affermato per l’autorevolezza delle sue convinzioni libertarie, antiliberticide, garantiste e anti-antiberlusconiani, ha il giusto piglio del futuro statista con il pelo sullo stomaco lungo un palmo. A lui, a questo astro nascente della politica italiana è stato lasciato l’onore di assumersi l’onere del lodo del compianto Schifani. Quindi non più “lodo Schifani” ma “lodo Alfano”. Sarà in grado di competere? Avrà le “phisique du role”?

Comunque un certo inspiegabile casino è già in atto. Bossi non la manda a dire e parla di “maggioranza bordello” mentre il mitico Calderoli, Ministro della Semplificazione, invita a tenere i toni bassi e ... a semplificare. Dobbiamo proprio tesserne le lodi.