

Ore 18.41
da UGO FURLAN
Alé
Alè, siamo di nuovo immersi nella crisi di caldo.
Goccioliamo fuori tutto il nostro malcontento e protestiamo con chiunque ci capiti a tiro sull’ingiustizia di questo caldo che arriva d’estate, quando c’è già così tanto caldo ed invece non compare in inverno, nelle giornate più fredde così potremmo risparmiare qualcosa sul riscaldamento.
Non riusciamo a farcene una ragione e ci incazziamo ogni volta.
Di questi tempi, poi, farebbe comodo risparmiare qualcosa perché i nostri illuminati governanti ci hanno informato che c’è una crisi, di cui loro non hanno ovviamente nessuna colpa, che arriva da fuori e ci investe quasi come se fosse uno tsunami, quindi dobbiamo mettere mano al portafoglio.
Ecco, ci voleva tanto?
Caralamiasignora lei si sventoli col suo bel ventaglio cinese, mosso grazie all’energia pulita e rinnovabile del suo braccio, mentre cerca di capire come mai non riesce a capire perché siamo alla seconda manovra.
Manovre.
Questa è la parola magica di questa estate.
Manovre che poi vogliono dire: paga, intanto che poi ti spiego.
Quello che mi agita, caralamiasignora, mentre cerco di bere questa granita che si sta sciogliendo, è che ascolto questi illustri personaggi che vogliono i nostri soldi per pagare i loro errori e ho la netta impressione che non sappiano cosa fare.
Però sono sicuri che quello che stanno non facendo lo fanno per il bene del paese.
Ohhh... questo è chiaro, caralamiasignora.
Mi presta il ventaglio un momento che cerco di far arrivare un pò di molecole d’aria al cervello?
Grazie.
Che dice, Gheddafi? Quello dell’anello e dei bacini?
Tranquilla, caralamebela, vedrà che la sua barbetta e i suoi occhialoni rispunteranno fuori presto, da qualche altra parte. Non gli mancano gli amici veri a quello lì.
Sissì... si sventoli intanto, ma stia attenta che non la tassino per tutta quella produzione di energia.
Eheheheh... scherzavo, tranquilla.
Ne vedremo delle belle, dice?
Mah!
Ho come il sospetto che col fresco dell’autunno arriverà un bel condono che risolve i problemi di quelli che non ne hanno.
Così tutti saranno contenti.
Vuole un gelato?
Ore 17.34
da GREENPEACE
CONVINCI Adidas A DIVENTARE TOXIC FREE
Nel tuo armadio, insieme ai vestiti, potresti ritrovarti altro: sostanze tossiche. Con la nostra campagna Detox stiamo chiedendo ai più grandi brand internazionali d'abbigliamento sportivo di eliminare tutte le sostanze tossiche dai propri prodotti e dalla propria catena di fornitura.
Puma e Nike si sono impegnate a diventare toxic-free. Scrivi ora per convincere anche Adidas.
L'uso di composti chimici pericolosi nell'industria tessile è un problema globale che comporta la loro dispersione nelle acque di tutto il mondo, sia durante le fasi di produzione che di lavaggio dei prodotti dopo il loro acquisto.
Gli ultimi test cha abbiamo condotto sugli abiti sportivi delle grandi marche, pubblicati nel rapporto "Panni sporchi 2", rivelano la presenza di nonilfenoli etossilati (NPE) che una volta rilasciati nell'ambiente si trasformano in nonilfenolo (NP), una sostanza pericolosa, che non si degrada facilmente, che si accumula lungo la catena alimentare e che può alterare il nostro sistema ormonale.
I grandi brand dell'abbigliamento sportivo devono assumersi la responsabilità di questi scarichi pericolosi e impegnarsi in un percorso toxic-free. Vediamo quanto tempo impiegherà Adidas a superare i suoi competitor, Puma e Nike.
Ferie finite, soldi men che meno, quindi anima e coraggio e cerchiamo di ripartire.