sabato 22 agosto 2009

Buongiorno Italia dall' Asino

RADICI CRISTIANE:TOLLERANZA NERO
di Bandanas






IL BRANCO
di Bandanas


VIRGO
di Paride Puglia


E' LA FINE!
di Ro Marcenaro


RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina


Zacc – con le loro leggi fanno morire gente in mare

Bélina – e non si sentono assassini



Zacc- Calderoli ha detto “di qualcosa di destra” a Fini

Bélina - merda


PETROLEUM NON OLET
di Paride Puglia


ONORE A DI PIETRO
da Padova News

Roma, 19 ago. ''Quando il presidente del Consiglio si presenta come il 'paladino' della guerra antimafia, non e' credibile e prende in giro gli italiani. E' il pensiero del presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, che sul suo blog si scaglia duramente contro Silvio Berlusconi e il suo dichiarato proposito di voler condurre una lotta senza quartiere a ogni tipo di criminalita'.

"Il presidente del Consiglio - scrive Di Pietro - sputa nel piatto dove mangia e dichiara che 'vorrebbe passare alla storia come uomo che ha sconfitto la mafia'. Ma questo, oltre ad essere un chiaro e singolare conflitto di interessi, e' anche una presa per i fondelli degli italiani e dei veri eroi della lotta alla mafia, uomini del calibro di Falcone e Borsellino. Come intende sconfiggere la mafia Silvio Berlusconi allevandola in casa? Prendendone il controllo dall'interno? Invitando alle sue solite cene private -insiste il presidente dell'Idv- i vari Provenzano, Riina, De Stefano?". "I padrini di Cosa Nostra -avverte Di Pietro- non li puo' comprare a buon prezzo come Bossi o Fini, se ci stringi un patto (di sangue) viene stralciata la clausola di risoluzione del contratto! E poi, con quali voti pensa di fare la differenza politicamente nel Paese, il Cavalier nostrano, se non con quella dei sodali malavitosi?''

''Non e' per caso lui che ha ospitato un assassino di Cosa Nostra in casa propria sotto le mentite spoglie di uno stalliere?", domanda di Pietro, che cita poi Cuffaro e Dell'Utri. ''Non e' per caso proprio lui - continua il leader di Idv nel suo elenco di domande - ad aver favorito con le leggi gli affari e l'incolumita' dei criminali, attraverso la depenalizzazione dei reati finanziari, la contrazione dei tempi di prescrizione, l'eliminazione delle intercettazioni, il condono fiscale? Non e' per caso proprio il Cdm da lui presieduto che ha deciso di non sciogliere il comune di Fondi per infiltrazioni della 'Ndrangheta, dopo 17 arresti e piu' di 500 cartelle di atti giudiziari testimonianza della collusione tra la giunta Pdl e criminali organizzati?".

"Non e' per caso lui - incalza l'ex pm - che tratto', come ci dice la sentenza di primo grado che ha condannato a nove anni Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, con i padrini delle cosche accordi e favori economici per le sue aziende, oltre la nascita di Forza Italia? Presidente del Consiglio, come ho scritto appena due giorni fa, il suo e' il governo del 'favoreggiamento alla mafia' e passera' alla storia per aver rafforzato economicamente e fatto penetrare fin nei piu' alti ranghi delle istituzioni il flagello della criminalita' organizzata''.

Immediata la reazione della maggioranza che fa quadrato intorno al premier. ''Il moralismo d'accatto di Di Pietro e' insopportabile, offensivo e degradante per l'intero sistema politico'', replica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. Mentre il portavoce del Pdl Daniele Capezzone sottolinea come il leader di Idv "e' tornato dalle vacanze, e ha ripreso a insultare Berlusconi (e non solo) come prima e piu' di prima, stavolta straparlando di mafia e criminalita'. Ma non c'e' da preoccuparsi - ironizza Capezzone - le uniche cose messe davvero in pericolo dall'ex pm sono le regole della grammatica e della sintassi, che si ritrovano di fronte un temibile nemico".

Se la prende invece con il Pd il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: ''Complimenti a Franceschini e Veltroni per il bell'alleato che hanno scelto. E' veramente un Paese singolare quello nel quale uno dei magistrati che si e' occupato del finanziamento irregolare della politica e che e' stato costretto a fuggire dalla magistratura per i gravi pasticci commessi adesso e' in politica e addirittura fa il moralista, un personaggio che ha sempre mangiato i piatti che ha potuto arraffare salvo sputarci sopra quando e' passato da una portata all'altra''.

Alle critiche della maggioranza controbatte l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris: ''D'accatto, di insopportabile, di offensivo e di degradante, per citare il sottosegretario Bonaiuti, ci sono soltanto le scelte compiute dal Governo e dal presidente del Consiglio in merito alla lotta alla mafia. D'accatto - aggiunge - e' l'antimafia retorica delle parole, di insopportabile l'attacco alla magistratura che compie il suo dovere, di offensivo verso i cittadini onesti il mancato scioglimento del comune di Fondi, di degradante per le istituzioni la scelta di senatori come Marcello Dell'Utri. Ogni volta che si affronta il tema dei rapporti tra mafia e politica o della nascita di Forza Italia, noti e meno noti esponenti del Pdl scattano all'impazzata: segno evidente che si tratta di un nervo scoperto che, se toccato, puo' fare molto male. Per loro sfortuna - conclude De Magistris - l'Italia dei Valori continuera' a denunciare la connivenza del Governo e a lottare per il rispetto della legalita'''.


ARMI DI DISTRUZIONE DI MAFIA
di Bandanas


ETTORE SOTTSASS
di Parride Puglia


I PACCHI
di Emper

venerdì 21 agosto 2009

Buongiorno Italia dall' Asino

RIMBALZA IL CLANDESTINO
di Bandanas




LA CATASTROPHE
di Ro Marcenaro

giovedì 20 agosto 2009

Buongiorno Italia dall' Asino

LETTERA APERTA AL SOTTOSEGRETARIO GIOVANARDI

dal Blog di Beppe Grillo di oggi.


"Caro sottosegretario Giovanardi,

la ringrazio per il comunicato che mi ha dedicato e al quale voglio rispondere. Il mio video non è un "inno alla cannabis", come da lei riportato, ma la richiesta che la cannabis non sia più equiparata alle droghe pesanti, con cui non ha nulla a cui spartire. Ho chiesto, e chiedo, che chi ne fa uso sia comunque sanzionato con una multa, ma non penalmente.

Nel comunicato c'è scritto:" le affermazioni fatte da Beppe Grillo, relative ad alcuni aspetti sulla cannabis e sulla carcerazione di persone che usano tale sostanza, siano esternazioni fortemente inesatte, fuorvianti e prive di fondamento". Quali sono queste affermazioni? Il fatto che in Olanda, ad esempio, sia lecito fumare cannabis e l'Olanda fa parte della Comunità Europea come l'Italia? Che le sanzioni previste dalla legge a lei intestata siano abnormi e spropositate, come recita l'articolo 4-bis comma b): "1. Chiunque, senza l'autorizzazione di cui all'articolo 17, coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alla tabella I prevista dall'articolo 14, e' punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000"? Che la Corte di Cassazione abbia confermato l'interpretazione della legge in un documento del gennaio 2009 a pagina 44 con: "Costituisce condotta penalmente rilevante qualsiasi attività non autorizzata di coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando sia realizzata per la destinazione del prodotto ad uso personale"? E' inesatto affermare che secondo i dati del ministero della Giustizia alla fine del 2008 i detenuti erano 58.127, ad agosto 2009 63.771 di cui 23.505 arresti per droga? Dal testo della legge risulta che il rischio del carcere è anche per chi "coltiva". Avere piantine di canapa sul balcone o nell'orto è quindi un reato penale? E le sembra corretto?

Il motivo che mi ha spinto a occuparmi della sua legge forse non le è noto. Mi sono arrivate segnalazioni di arresti di persone, anche incensurate, per della cannabis nell'orto o accusate di averla in casa. Le abitazioni di queste persone sono state perquisite (ma non è necessario un mandato o basta un semplice sospetto per entrare in un'abitazione?). Tra queste vi erano un falegname di Perugia e un operaio di Rovereto. Sono entrati in carcere e lì sono subito deceduti. Si chiamavano Aldo Bianzino e Stefano Frapporti, conosce le loro storie? Il comunicato sottolinea che: "nessun consumatore è mai stato arrestato in questi anni in quanto consumatore, salvo non vi fosse anche il reato di spaccio o traffico". Aldo e Stefano erano spacciatori? Ci sono delle prove? C'è una sentenza del tribunale? E, se non ci sono, perché sono stati arrestati? Rassicurandola che non faccio, né ho intenzione di fare, istigazione, proselitismo o induzione all'uso di droghe, la saluto e aspetto una sua risposta." Beppe Grillo


MISSIONE DI PACE: IL RISULTATO
di Enrico Bertuccioli

mercoledì 19 agosto 2009

Buongiorno Italia dall' Asino

INNO AL SASSOFRASSO
dal Blog di Grillo di oggi


Vi parlerò della droga! La droga! I drograti! Se usi la droga sei un drogato!

Due dati: secondo il ministero della Giustizia, fino alla fine del 2008 in galera c'erano 58.127 detenuti. Adesso ce ne sono 63.771. Sono aumentati di circa 5500 unità, l'unica cosa che aumenta in Italia sono i detenuti.

L'indulto ceppalonico ne aveva liberati ventimila, che sono rientrati quasi tutti. Ma l'indulto, lo sapete meglio di me, è servito non per togliere dalle carceri dei delinquenti ma per tenere quelli veri fuori.

Il discorso è malposto, molto malposto: qui parlano di costruire nuove carceri, ma se Zanna Bianca Maroni dice che la criminalità sta diminuendo che senso ha fare delle carceri nuove, se ci saranno meno criminali fra un po'? Il senso qual è? Vogliono fare anche quelle private, le carceri private! Tronchetti si fa il suo carcere, Ligresti si fa il suo carcere, Colaninno si fa il suo carcere, invece di affidare questa gente ai servizi sociali. La piccola criminalità, anche quella finanziaria, va punita coi servizi sociali. A me non interessa che lo psiconano vada in galera, cosa mi interessa? Lo psiconano deve essere affidato ai servizi sociali, deve spazzare le strade e deve vivere in un bilocale. Quando passi in macchina che vedi Berlusconi che pulisce... che meraviglia, questa è la vera democrazia!

Per fare tutto questo bisogna mettere mano alla legge Fini-Giovanardi, una legge indegna, indecorosa, come chi l'ha concepita. E' una cosa indegna equiparare la marijuana, la cannabis, la canapa cioè una piantina a una droga pesante, bisogna essere bacati di testa.

La legge riempie le carceri ma anche i cimiteri: io ho scritto di quelle persone morte in carcere dopo essere state arrestate per una piantina, parlo del falegname di Perugia Aldo Bianzino e l'operaio Stefano Frapporti di Rovereto.

La canapa è una pianta, come si fa a incriminare una pianta? Anche il Sassofrasso allora. Contiene il principio attivo dell'ecstasy... è un albero, magari Giovanardi ne ha uno nel suo parco. Avrà un Sassofrasso, allora diamo sei anni, dieci anni di galera a uno che detiene un Sassofrasso che contiene il principio attivo dell'ecstasy? Siamo veramente fuori.

Cosa bisogna fare? La Corte di Cassazione il 10 gennaio 2008 ha sancito che la coltivazione sul balcone di casa anche di una sola piantina è da considerarsi un reato perseguibile. Ma perseguibile quanto? Quanto si può perseguire uno che si tiene una piantina sul balcone? Si può perseguire da sei a venti anni di carcere, dice la legge, con una multa che va da 26.000 a 260.000 euro nonché la sospensione del passaporto, patente di guida, porto d'armi, dovrà anche seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo a casa di Giovanardi. Ora lo capite: uno preferisce la pena di morte.

Nel frattempo, mentre fanno queste leggi – anni di galera a uno che ha una piantina – a Gioia Tauro scaricano centinaia di tonnellate di coca che impestano tutta l'Italia. Mentre danno da sei a dieci anni di carcere a uno con una piantina a Milano 150.000 habitué consumano cocaina tutti i giorni.

Questa è una legge ingiusta, antieuropea, ipocrita, mortale, antisindacale, antiintelligenza, discrezionale. Va riscritta, la detenzione di cannabis va depenalizzata: chi fuma uno spinello pagherà una multa, non puoi metterlo in galera come un delinquente abituale. Va fatto un indulto per toglierli tutti dal carcere e fare una legge speciale per mettere dentro i consumatori abituali di cocaina che sono in Parlamento, che conosciamo tutti.



Roma, 18:33

BLOG DI GRILLO SEGNALATO A PROCURA, "E' INNO A CANNABIS"

Il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri ha predisposto una segnalazione alla procura affinche' valuti se i contenuti del blog di Beppe Grillo "possano connotare gli estremi di reato" previsti degli articoli 82, 83 e 84 della legge sulle droghe (T.U. 309/90), "istigazione e proselitismo e induzione all'uso di droghe". Per il Dipartimento, nel pezzo "postato" dall'artista genovese ("Erba di casa mia") si legge un vero e proprio "inno alla cannabis": le affermazioni fatte da Grillo, "relative ad alcuni aspetti sulla cannabis e sulla carcerazione di persone che utilizzano tale sostanza, sono esternazioni fortemente inesatte, fuorvianti e prive di fondamento. Infatti le cose riportate nel blog e riprese da varie agenzie di stampa sono totalmente destituite di fondamento sia nei fatti ma soprattutto nella realta' scientifica che sta alla base della pericolosita' della Cannabis che e' in grado di produrre gravi effetti dannosi soprattutto nel cervello degli adolescenti quali gravi patologie psichiche come la schizofrenia, alterazioni importanti della memoria, della capacita' di apprendimento, della motivazione ad affrontare e risolvere i problemi, della capacita' di autocontrollo e di giudizio, non che compromettere le funzioni necessarie per la guida sicura degli autoveicoli e delle moto". "Oltre a questo - prosegue il Dipartimento - va considerato il forte pericolo di evoluzione verso l'uso di droghe quali l'eroina e la cocaina. Non e' un caso che la cannabis sia stata la droga di inizio di oltre il 95% degli eroinomani attuali. Sminuire la pericolosita' della cannabis e dei suoi derivati non puo' far altro, soprattutto agli occhi dei giovanissimi e dei minorenni, che ridurre la percezione del pericolo e incrementarne l'uso".