STRONZI
di Luca De Santis
Eh sì, quando ci vuole ci vuole!
,,,voglio dire, mica sempre ci si può esprimere come il principe del Galles,
alle volte una bella espressione colorita ci sta come il cacio sui
maccheroni.
Oh, se a uno piace confezionar frasette in punta di coltello e forchetta
come se si togliessero le lische ad un pesce, mica problema...però la verità
è che si parla come si mangia...insomma per certe portate è molto più comodo
usare le mani, magari ci si lorda un po'...però vuoi mettere la
soddisfazione...aaaaah, tutta un'altra cosa.
Ad esempio, metti che appartieni ad un partito che fino a 15 anni fa
predicava che Bilbolbul e compagni andavano presi a calci o rispediti in
Africa senza passare dal via, metti che ti ritrovi a parlare in un'aula di
scuola con i figli di Bilbolbul e compagni e che qualcosa gli devi
dire...oh, mica te ne puoi uscire così: <<... Vi è capitato qualche volta di
incontrare qualche "materiale di rifiuto solido emesso dagli esseri viventi
del regno animale" che dice una parola di troppo? >>...naaa...non
funziona...e poi d'altronde: « se qualcuno vi dice che siete diversi per il
colore della pelle, una parolaccia se la merita».
Eh! Vuoi mettere, altro che sbocconcellare forbite metafore a fior di
lingua, una bella espressione scurrile e tah!...sei subito l'amico del
popolo.
Non conta se ti accompagni a personaggi che di solito usano il diverso...o
anche l'uguale...come carta igienica, nooo...hai dato peso al tuo discorso,
adesso sei credibile.
Però non bisogna abusare con il trivio...nonnò...giusto un po'...qua e
là...è come il peperoncino quando cucini, ci vuole equilibrio per fare un
buon piatto...una base di argomenti istituzionali, qualche considerazione
progressista per insaporire, qualche scaglia di populismo...qb...un pizzico
di spezie, uno o due grani di scurrilità...servire ben caldo.
MISTER PESC
di Luca De Santis