mercoledì 29 novembre 2017

Numero 2746 Dilemma

da GIULIANO ROSSETTI

Di Maio o Casa Pound



da PARIDE PUGLIA


lunedì 27 novembre 2017

Numero 2745 Palpation

da GIULIANO ROSSETTI








martedì 21 novembre 2017

Numero 2744 Calcinculo

da LIDO CONTEMORI



da PARIDE PUGLIA




sabato 18 novembre 2017

Numero 2743 Mortacci tua

da PARIDE PUGLIA





GIULIANO ROSSETTI


giovedì 16 novembre 2017

Numero 2742 In fondo in fondo...

da PARIDE PUGLIA


da l'ASINO

Mettiamo per un po' in naftalina il confronto tra Giuseppe Ciarallo e il sottoscritto: la storia vedrà chi ha ragione ma, statene pur certi, qualora Giuseppe dovesse aver, dio non voglia, ragione gliene darò senza esitazione atto. Vorrei invece affrontare un altro argomento: vi pare mai possibile che il sistema attuale veda nel lavoro solo uno strumento per stimolare i consumi? Voglio dire che finché il lavoro verrà visto soltanto come strumento per mettere soldi nelle mani dei lavoratori affinché essi spendano e amplifichino i consumi generando l'espandersi dell'economia a favore dell'industria e della produzione in senso lato, non si risolverà mai in modo soddisfacente il problema "lavoro" e si troverà sempre una giustificazione "tecnica" a porcherie come il job act. Io preferisco invece credere che il lavoro sia lo strumento per consentire ai lavoratori  di  vivere in dignità la loro giusta remunerazione, procurarsi una casa, avere il cibo necessario per sé e per i propri figli, potersi procurare i giusti svaghi e i giusti riposi, alimentare le proprie conoscenze e accrescere il proprio livello culturale. Per sé stessi, per la loro felicità!  Lavoro in cambio di  felicità. Anche questa impostazione mette in movimento i consumi ma è l'approccio al concetto di lavoro che cambia con tutto ciò che a livello sociale questo comporta. Nel mio modo di vedere è l'uomo, il lavoratore il protagonista, nel mondo globale è il denaro. Preferisco l'uomo.

martedì 14 novembre 2017

domenica 12 novembre 2017

Numero 2740 La carne è debole

da GIULIANO ROSSETTI


da GIANNI ALLEGRA


da LIDO CONTEMORI


da PARIDE PUGLIA







martedì 7 novembre 2017

Numero 2739 Sicilia beddissima

da PARIDE PUGLIA

Renzi addio





giovedì 2 novembre 2017

Numero 2738 PENSIERINO N° 2

da l'ASINO

PENSIERINO N° 2

Un'altra considerazione: riguarda i " confini ". I confini tra gli Stati. Non c'è nulla di più stupido. Per quale mai stravagante motivo un albero di mele se nasce un centimetro al di qua di un  confine è mio e se nasce un centimetro al là è tuo? Per quale mai cretina teoria se nasco in Sudtirolo parlo italiano e se nasco al di là del Brennero parlo tedesco? I popoli, pur essendo gli autori dei confini, sono più saggi e difatti in Sudtirolo se ne fottono e parlano tranquillamente in tedesco. Ma c'è qualcosa che non è né stravagante né cretino ma è delinquenziale: per quale motivo se in guerra uccido un essere umano è lecito, anzi eroico, e se lo uccido in tempo di pace sono un assassino? Ieri guardavo quella serie su Netflix sulla seconda guerra  mondiale: la guerra sembra una cosa seria, cosa da uomini,  cosa nobile decorata al valore dell'eroismo e dell'amor di patria…bè, io dico che, al contrario, è la somma di tutte le idiozie umane. Un colpo di cannone sparato per appoggiare l'assalto di un plotone di fanteria distrugge un intero palazzo? Ma qualcuno, quando pronuncia la parola " guerra " si  rende conto che con quel colpo massacra decine di vite umane, priva del loro alloggio, dei loro beni, intere famiglie, uomini, donne, bambini che hanno riposto in quei beni gli sforzi di vite intere? Ma l'uomo non ha dunque nessun valore? Ma i suoi diritti devono necessariamente sottostare al volere di altri uomini che non sono stati capaci di trovare un punto di accordo  su temi quasi sempre solo commerciali o di mercato o di quell'idiozia che sono i confini?

da PARIDE PUGLIA