da L' ASINO
No alla censura!
QUALCHE GIORNO FA, E PRECISAMENTE IL 21 GENNAIO SCORSO, ABBIAMO PUBBLICATO UN INVITO DI GIUSEPPE CIARALLO A TUTTI I COLLABORATORI DELL' ASINO, AFFINCHE' SI ESPRIMESSERO CON UN LORO GETO SATIRICO A PROPOSITO DELLA CENSURa CHE L'ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA PROVINCIA DI VENEZIA - TALE SPERANZON - HA ATTUATO NEI CONFRONTI DI QUEGLI AUTORI CHE NEL 2004 AVEVANO FIRMATO UN APPELLO A FAVORE DI CESARE BATTISTI. OGGI GIUSEPPE CIARALLO CI SCRIVE QUANTO SEGUE: Scrivo senza alcun intento polemico ma con una evidente punta di delusione. Qualche giorno fa ho fatto un appello agli artisti collaboratori de L’Asino, perché dicessero la loro sul vergognoso tentativo in atto da parte di alcuni “assessori alla cultura” (!!!) veneti di eliminare dalle biblioteche (pubbliche e soprattutto scolastiche) i libri di scrittori italiani e stranieri rei di aver firmato, nel 2004, un documento contro l’estradizione di Cesare Battisti dalla Francia. Che l’affaire Battisti sia solo un mero pretesto per attaccare la cultura tout court, è dimostrato dal fatto che i primi autori ad essere eliminati dalle biblioteche sono stati Saviano (dopo la trasmissione Vieni via con me) e Marco Paolini, che non hanno firmato l’appello.
Bene, il mio invito è caduto nel nulla assoluto. Neppure una vignetta su questo virtuale, ma al contempo assai concreto, rogo di libri come nelle migliori tradizioni dittatoriali. Eppure in passato ci siamo spesi, il sottoscritto in prima linea, contro la censura ai vari Vauro, Luttazzi, ecc.
L’obiettivo della nostra satira non può e non deve essere solo il “bunga bunga con Ruby” del momento, altrimenti dimostreremo di non aver capito che i comportamenti eccessivi del nostro Presidente del Consiglio servono spesso a nascondere altre azioni, ben più determinanti, negativamente, sulla vita delle persone (provvedimenti, leggine fatte passare alla “pretina”, taglio di fondi, ecc.).
Per questi motivi, il dubbio del signor Michi di oggi è il seguente:
I DUBBI DEL SIGNOR MICHI
«Via i libri degli amici di Battisti»
L'assessore provinciale alla Cultura di Venezia Speranzon scrive una lettera ai comuni del Veneziano: quegli scrittori non sono graditi nelle biblioteche del nostro territorio! (dal Corriere del Veneto del 15 gennaio 2011)
" MI CHIedevo: Ma se anche gli artisti collaboratori de L’Asino rimangono insensibili all’appello contro la censura perpetrata da amministratori fascio-leghisti veneti contro Saviano, Paolini, Carlotto, Tassinari, Cacucci, Wu Ming, Scarpa, Genna, Evangelisti, ecc. ecc., come possiamo sperare che diano la loro solidarietà i cittadini imbesuiti ormai ridotti al rango di sudditi teleutenti?"
INUTILE DIRE CHE SOLIDARIZZIAMO CON GIUSEPPE E INVITIAMO TUTTI A SOLLEVARE LA LORO VOCE SU QUESTO ARGOMENTO