Nevica in dicembre.
Naturalmente è emergenza!
Infatti è molto meno problematica una nevicata abbondante in luglio, perché, non essendo preavvisati, si affronta la situazione imprevista con tempestività e coerenza.
Vuoi mettere invece la situazione che abbiamo in inverno?
In inverno nevica senza ritegno e per di più c'è il meteo che ti avvisa con largo anticipo della evenienza meteorologica, così, al primo fiocco, il panico paralizza
la mente degli amministratori che ci regalano intere nottate bloccati in autostrada a salmodiare litanie sulla protezione civile o su un treno che, chiamandosi
freccia rossa, si nota benissimo sulla neve bianca. Fermo. Il giorno dopo, ovviamente.
Infatti noi non ci rendiamo conto che le nostre ferrovie si adeguano alla nomea del nostro paese: siamo o' paese do' sole e allora i treni
viaggiano solo col bel tempo.
E poi, diciamocelo ( come direbbe il gentile ministro La Russa) noi passiamo troppo tempo a lamentarci offendendo, così, tutte le eccellenti
persone che si spendono, h24, per il mitico "governo del fare".
Continuare a dire che tutto va male è la solita retorica ideologica delle sinistre, appoggiate dalla maggior parte della stampa, che è comunista.
Piangono miseria facendoci fare delle figure di merda all'estero, compromettendo gli sforzi che il nostro amato premier fa per comunicare ai partner di Bruxelles che lui è il leader più amato in Europa.
Noi lo sappiamo, loro no.
Vedete come sono sfortunati a non avere qualcuno che fa i miracoli miracolosi come succede a noi?
Loro, i fighetti europei, non hanno le nostre magiche immondizie che in tre giorni spariscono per merito del governo del fare;
non hanno i generosi finanziatori della 'Ndrangheta che fanno da banca alle imprese del nord, ma che sono invisibili;
non hanno quei vecchi monumenti che cadono a pezzi, facendo impazzire di gioia i turisti che si portano a casa delle foto quanto mai originali.
E… tutto il resto che sapete.
Loro no.
Noi sì.
Aaaargh...
Quindi, compatrioti miracolati, fissate la neve davanti al muso della vostra macchina bloccata, pensate intensamente al nostro grande lidèr,
concentratevi e mandategli un messaggio mentale, il primo che vi viene in mente.
Accadrà il miracolo anche stavolta.
La neve rimarrà sempre lì con il suo bravo freddo polare, ma sentirete una gran pace scendere in voi mentre riandrete con la memoria
ad una delle elettrizzanti barzellette che Lui ci dona continuamente: "c'era una volta un negro, una escort e una nevicata intensa…".
Mettetevi i Moonboots e andate in osteria a farvi un brulè.
In dicembre ci vuole.
Nanonano.