da ZACC&BELINA
VELTRONI, HOW ARE YOU !
Zacc- c’è bisogno di un papa straniero
Bélina- qualche anno fa ha detto papi. Troppi fusi orari.
da LUCA DE SANTIS
( Scusate il ritardo )
Televendite
A me il calcio non piace.
La domenica in tivvù è uno strazio, ovunque ti giri sei costretto a beccarti
dei tizi in maglietta e calzoncini che si affannano intorno ad un pallone,
oppure a sciropparti personaggi sedentariamente allocati tra le poltrone di
uno studio a disquisire dei tizi di cui sopra...per fortuna che ci sono le
televendite.
Datemi pure del malato, però è l'unica cosa decente che si può trovare alla
domenica pomeriggio in alternativa ad un film di Maciste.
Ieri poi han cominciato a fare mercatino via etere già dal mattino: c'era un
tale che voleva vendere un non so cosa che aveva un programma in cinque
punti, sarà stata una lavatrice...essì, anche perché mi sembrava si parlasse
di panni sporchi da lavare in casa...comunque, faccio un po' di zapping e ti
becco un altro bel tomo che diceva che non siamo ai saldi di fine stagione e
che se si vogliono trovare delle buone occasioni bisogna andare al
centro...sarà un nuovo centro commerciale che stanno aprendo, mi pare di
aver capito che si chiami "Terzo Polo"...boh, vedremo.
Giro canale, trac, altra televendita...vendevano prodotti locali, padani,
tutti a marchio dop, col simboletto verde di non so che lega di
commercianti, però si vantavano di avere punti vendita dappertutto e di
volerne aprire degli altri, tanto che, girando, ho beccato quello della
concorrenza mentre diceva che i prodotti migliori ce l'hanno loro, mica
quelli del marchietto verde, che sono pronti a rimboccarsi le maniche e che
non accettano lezioni su come si gestisce un franchising sul
territorio...oh, alla fine della fiera era già venuta ora di cena.
Dico la verità, ho proprio sprecato una giornata, vabbè che non mi piace il
calcio, però invece di guardare tutte quelle televendite per una volta
potevo anche fare qualcosa di più utile, chessò, magari cercare un programma
che parlasse di politica, giusto per informarsi su cosa succede in Italia,
giusto per sapere come la politica sta affrontando la crisi economica, la
disoccupazione, le morti bianche, i problemi del precariato, la criminalità
organizzata, l'immigrazione, le carenze strutturali, l'evasione fiscale...
Pazienza, sarà per un'altra volta.
da MIMMO LOMBEZZI
Top Secret
Documenti riservati filtrati tra le pieghe dell'indagine sull'aggressione libica al peschereccio "Ariete" permettono una diversa ricostruzione dei fatti :
1) i pescatori siculi, tutti molto abbronzati e quindi facilmente assimilabili a immigrati clandestini, stanno pescando in acque che ritengono internazionali ma
che la Libia considera da tempo sue, con il nome "Mar Libico della Sirte" .
2) si avvicina una motovedetta libica che intima lo stop all' "Ariete" ma i pescatori cercano di sganciarsi conoscendo il durissimo trattamento riservato a chi viene catturato nelle acque della secessione libica.
3) a questo punto l'ordine partito dalla motovedetta diventa un ultimatum e i pescatori fanno un errore fatale : fiduciosi nell'accordo di cooperazione con Gheddafi e quindi nei buoni rapporti fra i due paesi gridano "SIAMO ITALIANI!" sventolando un fazzoletto tricolore.
4) i poveri terroni non sanno che in base a un accordo di cooperazione (segreto) la Libia ha aderito alla Lega Nord perchè trova un'affinità profonda fra il progetto della "Padania" e quello del " Mar Libico della Sirte" (sostenuto dal governo con fondi segreti della Protezione Civile)
5) come vedono sventolare il tricolore gli artiglieri libici perdono la testa e aprono il fuoco dopo aver rinchiuso sottocoperta i finanzieri (tutti terroni) che si trovavano a bordo della motovedetta.
6) finita la sparatoria i libici fanno risalire i finanzieri e li invitano a un brindisi con la Fanta ( l'Islam proibisce gli alcoolici) : "Abbiamo impallinato quei marocchini !"esultano "Qui non si faranno più vedere!" . I finanzieri ingoiano la Fanta e tacciono, gli sguardi a terra celati dalle visiere.
da CHRISTIAN RIZZI
Belle parole
belle parole
proferisce
il rettor dionigi
non possiamo
non dobbiamo
non vogliamo
mi par di ricordare
in un film di alberto sordi
il papa dire uguale
ma poi restò inculato
e poi fu trasferito
protestar contro il governo
è l'unico diritto
che resta al cittadino
per non essere cretino
se non lo fa l'università
dov'è di casa la cultura
il governo d'ignoranza
la farà sempre franca
chi mai più lo farà
e quella di bologna
dove ci furon più di un morto
per cercar la libertà
diventerà un mortorio
dove tutti studieranno
sui programmi nazionali
e i tuoi bambini saran pari
ai contratti nazionali
fatti senza intepellari
tutti quanti gli operari
studia schiavo e lavorari
prorettore pusillanime
e rettor del terzo mondo
dove il diritto non esiste
e servi solo il dio denaro
ivano dionigi
gianluca fiorentini
trasferitevi a dakar
a duala o kuala lumpur
là ci son delle università
dove puoi assumere chi vuoi
anche solo tua sorella
tua zia o tua cugina
ed infine la didattica
la farete a modo vostro
e nessun vi contraddice
w la cultura w la libertà
w anche il rettor se ce la da
ma se poi non ce la da
è un pusillanime fascista