L' ANELLO DI CONGIUNZIONE
di Beppe Ciarallo
E' possibile che della maggior parte degli stronzi che perpetrano le peggiori nefandezze, si viene a sapere a malapena nome e cognome e basta? Mi spiego meglio. Ad esempio, Gagliardi e Piscicelli, i due sciacalli che mentre si stavano ancora estraendo i cadaveri e cercando i superstiti tra le macerie del terremoto in Abruzzo, pensavano già al modo di arricchirsi (uno di loro se la rideva addirittura nel letto), di questi due bastardi, dicevo, si conosce a malapena il cognome. Mi fa star male il fatto di poterli magari incontrare, in modo del tutto fortuito, chessò nello scompartimento di un treno, e ignaro delle brutte persone che ho di fronte, scambiarci due chiacchiere e magari trovarle anche simpatiche e piacevoli. Tutto perché non si sono mai viste pubblicamente le loro luride facce.
E allora, ho pensato, perché non lanciamo sull'Asino una rubrica, magari dal titolo "PUBBLICO LUDIBRIO - SERVIZIO DI UTILITA' CIVILE"

GENNARO MOKBEL
49 anni, imprenditore, sarebbe l’«anello di collegamento» tra le società di telecomunicazioni, che secondo la procura fatturavano in modo falso, e le ’ndrine, in particolare la cosca Arena. Ma sarebbe stato anche il regista di un broglio organizzato a Stoccarda con l’appoggio della ndrangheta per far eleggere il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo (suo avvocato secondo quanto scrive il gip) nelle liste estere.
