POVERO CRISTO...IN MANO A BERLUSCONI
di Paolo Farinella, prete
"I giornali del giorno 5 novembre 2009,
riportano la foto di Berlusconi che tiene
in mano un Crocifisso, abbastanza
grande. Le cronache dicono che glielo
abbia dato il prete di Fossa, nell’ambito
della consegna delle case. Se c’è una
immagine blasfema è appunto questa:
colui che ha varato una legge incivile
contro i "cristi immigrati", che parla di
"difesa dei valori cristiani". Un prete che
consegna il crocifisso a Berlusconi è uno
spergiuro come e peggio di lui. Povero
Cristo! Difeso da una massa di ladroni
che non solo lo beffeggiano, ma lo
crocifiggono di nuovo con la benedizione
del Vaticano, che per bocca del suo
esimio segretario di Stato, ringrazia il
governo per il ricorso che presenterà alla
Corte di appello di Strasburgo.
Possiamo dire che c’è una nuova
"Compagnia di Gesù" fatta di corrotti, di
corruttori, di ladri, di evasori, di mafiosi,
di alti prelati còrrei di blasfemìa e di
indecenza, di atei opportunisti, di cultori
di valori e radic(ch)i(o) cristiani … chi
prepara la croce, chi la fune, chi i chiodi,
chi le spine, chi l’aceto … e i sommi
sacerdoti a fare spettacolo ad
applaudire. Intanto sul "povero Cristo" di
nome Stefano Cucchi, morto per
mancanza di "nutrizione e idratazione",
da nessuno è venuta una parola di
condanna verso i colpevoli di omicidio,
nemmeno dai monsignori che hanno
gridato "assassino" al papà di Eluana
Englaro.
Povero Cristo, difeso dai preti come
suppellettile e raccoglitore di polvere nei
luoghi pubblici e da tutti dimenticato
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come Uomo-Dio che accoglie tutti e
dichiara che sono beati i poveri, i miti,
coloro che piangono, i costruttori di pace,
i perseguitati, gli affamati! Povero Cristo,
difeso dagli adoratori del dio Po e di
Odino che ne fanno un segno di civiltà,
mentre lasciano morire di fame e di
freddo poveri sventurati in cerca di uno
scampolo di vita.
Povero Cristo, difeso dalla “ministra”
Gelmini che trasforma il Crocifisso in un
pezzo di tradizione “de noantri”,
esattamente come la pizza, il pecorino, i
tortellini. Povero Cristo, difeso da
Bertone che lo mette sullo stesso piano
delle zucche traforate.
Povero Cristo! Gli tocca ringraziare la
Corte di Strasburgo, l’unica che si sia
alzata in piedi per difenderlo dagli insulti
di chi fa finta di onorarlo. Signore, pietà!
Guardando a quel Cristo che è il senso
della mia vita di uomo e di prete, ho la
netta sensazione che dalla sua comoda
posizione di inchiodato alla croce, dica:
"Beati voi, difensori d’ufficio... beati voi
che ho i piedi inchiodati, perché se fossi
libero, un calcio ben assestato non ve lo
leverebbe nessuno"."