giovedì 12 novembre 2009

Buongiorno Italia dall' Asino


DIALOGHI CASALESI
di Bandanax


da FRANCESCO RAUCEA

Ruttelli


Birra e sbirro


GOMORRA
di Bandanax



RAGLI&BELATI
di Zacc e Bélina

A COMANDO


ZACC- Cosentino ha detto che non lascia perché glielo ha chiesto il premier

BELINA – quale?


ULTIMISSIME DA PORDENONE
di Ugo Furlan

NUCLEARE SVIZZERO



ABBREVIAZIONE

CONTRIBUENTI


ALIENI


SATIRA
di Rocco Grieco


PANICO

di Ugo Furlan


Ciao a tutti,

quanti livelli di panico ci sono secondo voi?

Io ne ho rilevati due o tre che voglio condividere con voi.

Un'ondata di paura è arrivata a lambire i nostri amati governanti quando quei


simpaticoni di svizzerotti hanno minacciato di rivelare i nomi dei suddetti che

avevano depositi clandestini nei loro forzieri. Avete seguito la faccenda? No?

E' vero, la notizia era una notiziola in verità, messa in fondo ai giornali tra una frana e 

le tette di un trans, ma c'era. 

E deve aver suscitato tanto panico negli interessati visto che dopo pochi giorni è sparita. 

La domanda è: non c'è più il problema o non c'è più la notizia?


Altro panico, motivato dalla frenesia contro-processuale del nostro Piazzista, è corso tra molti di 

quelli che hanno speso soldi per simpatici procedimenti giudiziari al fine di rientrare, magari, dei soldi 

esigibili da debitori che non vogliono pagare. 

Roba da rivolta con picche e moschetti.

Una considerevole dose di panico deve aver investito i clan camorristi che si vedono arrestare 

un politico di riferimento. 

Panichetto, eh?

E, solo per finire questa allegra serie di panetti di panico, non dimentichiamoci 


del terrore puro che il nostro Piazzista ha di finire in tribunale.

Bisogna essere solidali con un perseguitato.

Vero.

Avete sentito che, secondo il sindaco di Azzano Decimo (Pn), dovremmo dichiarare alle autorità,  

oltre alle generalità, il codice fiscale, la partita iva, i dati somatici che già decliniamo su richiesta, 

anche la nostra fede religiosa. 

Sinceri, però, mi raccomando perché sennò Dio (o chi per lui) ti vede e ti punisce.

Croce sul cuore... X

Non vale se sei ateo o non credente: non te la puoi sfangare così, orpo! 

Siamo o non siamo in tempo di guerra di civiltà, ostia!

E alora?

Un saluto eretico a tutti.


PANE E SATIRA

di Giulio Laurenzi


http://www.corriere.it/politica/09_novembre_11/meloni-libro-fumetti-spataro-solidarieta_5d42ab56-ceeb-11de-9c90-00144f02aabc.shtml

 

A me fa paura chi rimane in superficie, si ferma all'apparenza. La politica si fa ormai con il marketing e con i sondaggi, noi abbiamo il dovere di non lasciarci usare.

Ci vuole coraggio per fare satira, perché ci si espone in prima persona e dietro la cosiddetta "spazzatura" c'è spesso (se fatta bene) un ragionamento, una critica. 

C'è l'indignazione per le cose che non vanno come dovrebbero. 

Il fatto che ci si scandalizzi per una serie di provocazioni e non ci si pronunci pubblicamente con altrettanta passione su quello che sta succedendo in Italia (tra Giustizia, Veline-Ministre, Ronde, Sicurezza e quant'altro) mi fa credere sempre di più che ci sia un dannato bisogno di chi muove gli umori della gente con le proprie armi, discutibili per molti, ma dannatamente necessarie a questo punto. 

Non parliamo di baluardi, se volete, ma è innegabile che la satira rimanga un termometro della democrazia.

La possibilità di querelare qualora ci si ritiene offesi rimane un proprio diritto. Gli strumenti per difendersi ci sono, eccome.


DA GINO DI FRENNA



TUTTE STRONZATE
di Bucnic



BANANATOWN
di Enrico Bertuccioli



GOTT MIT UNS
di Paride Puglia



LA SATIRA, SECONDO LORO
di Ro Marcenaro


noi il fumetto di Spataro non l' abbiamo visto ma per noi vale...
COME DICE L' ASINO, LA SATIRA E' LIBERTA'
di Ro Marcenaro

LA NOTIZIA da Repubblica di oggi

ROMA - La satira finisce ancora al centro della polemica politica, sollevando le ire del centro destra e la solidarietà del centrosinistra. Stavolta tutto nasce da un libro di fumetti sul ministro della Gioventù Giorgia Meloni, a cura del disegnatore Alessio Spataro intitolato La ministronza, che da una serie di vignette sul blog dell'autore, da novembre sarà in libreria a cura della casa editrice Grrretic. 


Scoppia immediata la reazione. Dall'indignazione di Gianfranco Fini all'ira di Gasparri che subito si chiede "se la sinistra sia pronta ad indignarsi". E la reazione del centrosinistra che stigmatizza ed esprime solidarietà. A tutti risponde la stessa Meloni che parla di "allucinante vicenda" e ringrazia per la solidarietà. 


La notizia è stata data oggi dal quotidiano Il Secolo d'Italia, che sottolinea come Spataro abbia al suo attivo collaborazioni con Il Manifesto e Liberazione. Racconta che sulla copertina del libro c'è "Giorgia Meloni nelle fogne accanto a un topo, mosche e scarafaggi". Accompagnata dal testo: "Fascisti, carogne, tornate nelle fogne". Nelle storie, spiega ancora il Secolo, "la ministronza parla in greve dialetto romano, non si lava, passa tutto il tempo parlando con topi e facendo sesso con suoi ammiratori dediti a perversioni 'dannunziane'". 



Ridateci gli anni ‘80

Nov 12th, 2009 by Disma.


Apparte che lo chiamano come il magistrato, Armando Spataro, e si chiama Alessio, ma comunque, questi qua che si indignano e che scrivono sui giornali, negli anni ‘70, ‘80, ‘90, dove cazzo erano? Io ricordo cose tipo Frigidaire, Totem, Freak Brothers (roba dissacrante anche se non ‘politica’) e altri, fanzine autoprodotte, di cui il mio cervello ha cancellato titoli e nomi, che dissacravano, prendevano per il culo, ironizzavano, satirizzavano, poi sono scomparsi.

Ma sono esistiti, ricordiamocelo. Pubblicazioni autopubblicate (sorry), vendute nei centri sociali, nei negozi specializzati, a volte addirittura nelle edicole. Alcuni poi sono addirittura diventati book, libri cartonati, cose di prestigio.

E ora, fanno su un casino per la cosa della ministronza?! Io non ho il libro, ne ho lette alcune strisce, ed è quella cosa lì. La buona vecchia controcultura. Non mi uccido dalle risate, ma ci sta. E’ la buona vecchia contro cultura. Estremizza, ridicolizza, dice quello che non si dice, usa un linguaggio pesante perché in quel contesto si DEVE usare un linguaggio pesante. Sennò non è quella roba lì. Come accusare un film d’amore di usare un linguaggio troppo sentimentale o un action movie di avere troppe scene di violenza. E’ quella roba lì. Ogni genere ha il suo linguaggio.

Questa gente qui non si è mai accorta che è da quando è nata che esiste la contro cultura. Forse la colpa è della lobotomizzazione di massa che ha appiattito, omologato, epurato, devastato, tutto ciò che si spinge oltre il ‘limite consentito’. Forse sono troppi anni (quanti, 10? 15?) che non si autoproduce che non si fanno cose underground. L’underground è sparito? Non siamo più abituati? Io so che ai tempi della Democrazia Cristiana e dei socialisti nessuno si sarebbe scandalizzato così per una cosa del genere, nessuno ne avrebbe parlato, nessuno ne avrebbe scritto sui giornali, non ci sarebbero stati messaggi di solidarietà e non si sarebbe parlato di ‘Vicenda allucinante’.

Quanto siete noiosi, quanto siete piatti, quanto siete spacca minchia e perbenisti. La controcultura è controcultura e checcazzo. Piace, non piace, è quella roba lì. Se non piace non la si legge. Come dice quello, in quel film lì, ‘ma andatevene tutti affanculo’. Che paese di merda.

da Repubblica on line di oggi

Reazioni. Solidarietà al ministro arriva sia da destra che da sinistra. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini ha ribadito la propria "gratitudine al ministro per la grande sobrietà e professionalità dimostrata quotidianamente nel suo lavoro al servizio delle Istituzioni democratiche e delle generazioni più giovani". 



"Spatolaro, o qualcosa del genere, che non ho mai avuto il piacere di conoscere, dà il meglio di se, immagino, tra cacche, mosche e parolacce. Più che un fumetto mi è sembrato uno specchio", ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Di fumetto "rozzo e greve" ha parlato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. Mentre per Enrico La Loggia, vice presidente del gruppo del Pdl alla Camera, "è un qualcosa di sconcertante che con la satira non ha nulla a che vedere". Solidarietà al ministro Meloni anche da Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. 


"Il nostro Paese assiste all'ennesimo imbarbarimento dello scontro, che nulla ha a che vedere con la politica, ed in mezzo ci finisce per l'ennesima volta una donna", commenta il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. Solidarietà al ministro arriva anche dalla titolare dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "L'attacco sconsiderato portato al ministro Meloni supera ampiamente i limiti della satira", ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "Il libro contro il ministro non è esercizio di satira ma solo di volgarità", ha aggiunto il segretario dell'Ugl Renata Polverini. Mentre Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato, si è rivolto alla sinistra italiana chiedendo "totale ed incondizionata solidarietà", nei confronti del ministro. 


Solidarietà che è arrivata per bocca di molti esponenti dell'opposizione. "La satira diverte, morde e può anche far male ma se è satira intelligente non scade mai nel turpiloquio o nell'insulto gratuito", ha affermato il presidente del Pd Rosy Bindi. "Il libro di fumetti sulla Meloni mi sembra un'operazione molto misogina", ha dichiarato Paola Concia del Pd, in prima linea per i diritti delle persone omosessuali. "La satira è satira, ma nel caso di Giorgia Meloni mi sembra che se sia sconfinati nell'offesa feroce e gratuita, oltre che in una volgarità sicuramente inaccettabile", ha affermato la deputata dell'Idv Silvana Mura


"Mi ero ripromessa di non fare alcun commento su questa allucinante vicenda - ha detto in serata Giorgia Meloni - ma di fronte alla enorme mole di messaggi di solidarietà che mi ha raggiunto in queste ore, non posso esimermi dal ringraziare tutti. In particolare mi rivolgo alle donne e a tutti coloro che pur non condividendo la mia posizione politica, hanno comunque sentito il bisogno di esprimermi stima ed affetto. Grazie davvero".