Addì 5 Ottobre
Oggi il mare è calmo, non c'è quasi una nuvola in cielo, ma il vento sta
cambiando direzione e credo che ci porterà tempesta.
Il nostro capitano ci ha condotti fin qui con la promessa di grandi guadagni
per tutti, e per un po' è andata bene: isole da razziare, qualche nave da
abbordare, un buon bottino.
Da qualche mese però stiamo navigando in strane acque, il capitano passa un
sacco di tempo sottocoperta con le sue "signore da compagnia", come le
chiama lui, e il secondo ufficiale ha cominciato a fare strani discorsi, a
dare contro al capitano, a dire che gli schiavi nella stiva andrebbero
liberati e cose simili.
C'e' molta preoccupazione tra la ciurma.
Domani affronteremo le secche dello stretto del Lodo, ci raccomandiamo
all'onnipotente perché abbia pietà dei nostri peccati.
Addì 7 Ottobre
La tempesta ci ha raggiunto e per due giorni ci ha sballottato a destra e a
manca, onde alte come montagne, ogni tanto il mare ci inghiottiva e poi ci
sputava fuori come se ci giudicasse troppo cattivi da mandare giù, come cibo
andato a male.
Il capitano ha giurato che avrebbe dato 30 scudi d'oro al timoniere che
sarebbe stato capace di portare il vascello fuori dalle secche.
In tre si sono scorticati le mani per cercare di accontentarlo, ma al calar
del sole lo scafo della nostra nave ha dovuto arrendersi ad una dannata
pietra piantata in mezzo all'oceano e abbiamo cominciato ad imbarcare acqua.
Ci siamo sentiti tutti come davanti a un giudice che emette la sua sentenza.
Addì 8 Ottobre
Il mare si è calmato, ma il capitano è furente.
La nave è rimasta lì, infilzata come un merluzzo su quel dannato scoglio.
Il secondo e gli altri ufficiali hanno passato la giornata a dare ordini e a
confabulare tra loro mentre il capitano andava su e giù per il ponte
inveendo contro forze sinistre e misteriose che secondo lui affliggono la
nave.
Ogni tanto rideva come un folle e diceva che a lui queste cose lo caricano,
poi tornava a sputare insulti verso quelle forze disgraziate che congiurano
nell'ombra per portargli maleficio, solo verso sera si è dato pace e si è
ritirato nel suo alloggio con le sue donnine.
Addì 9 Ottobre
Abbiamo ripreso il mare, dopo aver rabberciato lo scafo come si farebbe con
una vecchia palandrana.
Il capitano ha dato di matto ancora per tutta la mattinata, a un certo punto
è sbottato davanti a tutti dicendo che la mala sorte ce l'ha con lui come
con nessun altro ma che lui è il miglior capitano di tutti i tempi e che noi
si va avanti alla faccia della dea bendata.
Al capitano salta spesso la mosca al naso, e ogni tanto fa la pelle a
qualcuno, magari perché non ha mostrato il dovuto rispetto o perché ha fatto
qualche domanda fuori posto.
Per fortuna però è anche uomo di spirito, gli piace mescolarsi agli uomini e
raccontare storielle scollacciate su qualche donna di malaffare o dileggiare
i suoi nemici con motti puntuti, per la verità non è che abbia gran vena
comica, ma noi si ride lo stesso, mica vogliamo finire a mare come pasto per
i pesci.
Addì 11 Ottobre
Il capitano ci ha dato nuovi ordini, ha detto che queste avversità non ci
devono scoraggiare e che ora dobbiamo andare all'attacco di tutto e di
tutti, non ci deve essere burrasca che ci spaventi o galeone che non possa
essere colato a picco perchè la nave che abbiamo oggi è più forte e più
grande di quella che avevamo 15 anni fa.
Il ricordo di quell'ammutinamento non ha mai lasciato le nostre anime,
dannato Corsaro Verde, allora ci tradì e ci fece affondare con l'inganno per
poi passare al nemico, ma oggi che è di nuovo al nostro fianco che farà?
Il capitano ha parlato ancora a lungo e ci ha giurato che riscriveremo la
legge del mare così che le nostre fortune e le nostre scorribande
continueranno fino a che non arriveremo ai confini del mondo.
Sono solo un misero marinaio, ma credo in quest'uomo, un bucaniere che ha
saputo mescolarsi con la peggiore feccia della Tortuga, tra sfregiati e
sicari, e con la gente della nobiltà, tra ambasciatori e titolati cicisbei,
sempre col sorriso sulle labbra.
Non è un uomo perfetto, anzi, spesso si comporta come un pazzo o racconta le
peggiori panzane mai uscite da un postribolo, ma se c'è da far man bassa e
riempirsi le tasche meglio stare al suo fianco, non so cosa deciderà il
resto della ciurma, ma io sono con lui...fino ai confini del mondo.
RAGLI&BELATI
di Zacc e Bélina
LA PAURA
Bélina – ce l’ha con te “quelli del Pd sono ancora i vecchi comunisti di sempre”
Zacc – dice così per impaurire Rutelli e Co.
POPOLANO
Zacc- non si può insultare un premier eletto dal popolo
Bélina – basta non insultare la costituzione e la democrazia
L’ARTE DEL RICATTO
ZACC- "C'è una "azione civile in corso affidata a un giudice su cui se ne sentiranno venir fuori delle belle...".
BELINA- darà tutto in esclusiva a Feltri
LA PERNACCHIA
di Paride Puglia