RIFLESSIONI FERRAGOSTANE
Amando il nemico, il cristiano compie la sua rivoluzione che non si basa su strategie economiche o politiche. E' quanto ha affermato Benedetto XVI.
Il Papa ha voluto spiegare il valore e il significato della non violenza cristiana come messaggio di fede e di amore nel mondo.
"L'amore del nemico costituisce il nucleo della 'rivoluzione cristiana', una rivoluzione non basata su strategie di potere economico, politico o mediatico". "La rivoluzione dell'amore, un amore che non poggia in definitiva sulle risorse umane ma è dono di Dio che si ottiene confidando unicamente e senza riserve sulla sua bontà misericordiosa".
"Ecco la novità del Vangelo che cambia il mondo senza far rumore. Ecco l'eroismo dei 'piccoli', che credono nell'amore di Dio e lo diffondono anche a costo della vita".
Nel mondo di oggi c'è troppa violenza e troppa ingiustizia, per questo bisogna "sbilanciare il mondo da male verso il bene a partire dal cuore dell'uomo.
Gesù: "Amate i vostri nemici", concetto che si trova sia nel testo di Luca che nelle "Beatitudini" di Matteo, "quasi un manifesto presentato a tutti, sul quale Egli chiede l'adesione dei suoi discepoli, proponendo loro in termini radicali il suo modello di vita".
"Ma qual è il senso di questa sua parola? Perché Gesù chiede di amare i propri nemici, cioè un amore che eccede le capacità umane?"
"In realtà, la proposta di Cristo è realistica perché tiene conto che nel mondo c'è troppa violenza, troppa ingiustizia, e dunque non si può superare questa situazione se non contrapponendo un di più di amore, un di più di bontà".
"Questo di più viene da Dio: è la sua misericordia, che si è fatta carne in Gesù e che sola può 'sbilanciare' il mondo dal male verso il bene, a partire da quel piccolo e decisivo 'mondo' che è il cuore dell'uomo".
Anche l' Asino, nel suo piccolo, la pensa così...