La modernità della lucidità politica di Vendola, il rigore morale di Di Pietro, la capacità di cogliere le reali esigenze del Paese di Grillo: questa è la Sinistra! La modestia del becero-capitalismo di Fassino e Bersani la lasciamo volentieri a che continua a non vedere che il re è proprio nudo!
Un approccio serio al problema energetico prevede che si prenda per le corna lo stile di vita a cui ci stiamo assuefacendo e lo si cambi radicalmente. Qualcuno parla di Decrescita ma decrescita è un brutto termine che prevede un arretramento.
Noi siamo per la crescita ma dobbiamo chiarire che cosa vogliamo che cresca e cosa deve smettere di crescere.
E' di questi giorni, ma passata in sordina a causa dello
strombazzatissimo G8, l'approvazione del cosiddetto "pacchetto sviluppo" che
prevede il ritorno al nucleare, di fatto annullando la volontà popolare
espressasi nel referendum del 1987 con una schiacciante maggioranza del
70/80% (i quesiti referendari erano 3), potremmo quindi definirlo una sorta
di piccolo golpe fatto con l'uso di tanta vaselina mediatica.
Ne parliamo oggi ma ne parleremo ancora nelle settimane a venire, una
considerazione sopra tutte che a mio avviso dovrebbe trovare d'accordo sia i
contrari che i favorevoli al nucleare: siamo il paese che ha generato mostri
come l'Impregilo, il paese in cui le discariche a cielo aperto sono
all'ordine del giorno, dove intere città muoiono sotto tonnellate di
spazzatura, dove la mafia riesce a mettere le mani su qualsiasi ciclo di
smaltimento dei rifiuti che possa rivelarsi un buon affare, questi sono
fatti sotto gli occhi di tutti, non opinioni...alla luce di ciò siamo sicuri
di voler generare tonnellate e tonnellate di nuovi e letali rifiuti
radioattivi?
Molti diranno:" ma noi abbiamo già convissuto con il nucleare, il problema
delle scorie lo avevamo già affrontato"...andate a vedere cosa scrivono su
Il Sole 24 ORE...il giornale della confindustria...mica quello del WWF....
IL FILM DEL TERREMOTTO
di Luca De Santis
Certo che questi americani, quando ci si mettono, le cose le sanno fare
davvero bene!
Il cinema, ad esempio, il grande cinema americano...dal western alla
fantascienza, dalla commedia alla denuncia sociale, non c'è argomento su cui
i registi d'oltreoceano non abbiano partorito almeno uno di quei filmoni
indimenticabili e altrettanto imperdibili: "...questo non te lo puoi proprio
perdere, ha vinto otto oscar e poi c'è quell'attore che era in quell'altro
film, come si chiamava.....si, quello con il figlio di quell'altro attore
famoso....ce l'ho sulla punta della lingua..."
Ovviamente ogni tanto qualche caduta di stile c'è, qualche buco di
sceneggiatura, qualche falla nella trama turata a forza con qualche luogo
comune o qualche battuta ad effetto, ma chi ci fa caso quando si è travolti
dal turbine delle emozioni nel buio della sala?
In fondo solo loro possono salvare il nostro cinema, è vero, abbiamo anche
dei bravi registi, ma i nostri film per lo più parlano di tresche e di farse
boccaccesche, roba da Vanzina insomma: belle e giovani ragazze dalle procaci
forme inseguite dall'attempato attore che coprendole di attenzioni e regali
le circuisce...di solito c'e' anche una moglie cornuta e scontenta che si
prodiga in litigiose sfuriate...comicità di basso livello insomma.
Per cui se improvvisamente arriva un giovane ma valente regista americano a
prendere in mano le redini di un film lo si lascia fare.
Metti che un po' di lungimiranza bisogna concederla ai produttori
italiani... nella scelta della location per esempio... le macerie fanno
sempre il loro effetto, in questi tempi di effetti speciali e di fondi
digitali un pizzico di realismo non guasta.
E poi non sai mai chi si portano dietro questi registi, magari ti spunta un
George Clooney o un Bill Murray, tanto che una delle comparse, magari
ingaggiata per un piccolo ruolo..chessò...presidente della provincia o
similia, si può far prendere dall'emozione scatenandosi in baci e abbracci
per poi lasciarsi scappare considerazioni sul regista quali: "sembra John
Waine"...eh sì...i grandi divi del cinema fanno proprio girare la testa.
Magari anche qualche caratterista o qualche attore con un ruolo minore, (uno
di quelli che vengono fatti fuori prima della fine del primo tempo, magari
dai propri compagni stessi), potrebbe fare di tutto per farsi riprendere e
fotografare accanto al grande filmaker, in fondo se la propria casa
cinematografica ha sfornato solo flop negli ultimi anni tanto vale provare a
prendersi un pezzetto del successo di qualcun'altro, almeno per tirare
avanti un altro po'.
Alla fine chiuse le riprese si va in post produzione e si distribuisce il
film.
Il pubblico ha già dimenticato i filmacci passati in precedenza nelle sale,
quelli fatti di sgallettate allo sbaraglio e dongiovanni da strapazzo, il
produttore, tutto soddisfatto, in conferenza stampa esulta per la buona
riuscita del film e per gli incassi al botteghino...proprio lui che temeva
di dover chiudere baracca e burattini...meno male che ci sono gli americani!
E si finisce per uscire dal multisala soddisfatti chiacchierando di quella o
quell'altra scena, di quanto era bravo quell'attore, di quanto era bella la
fotografia, di quanto importanti gli argomenti trattati...un po'
superficialmente se vuoi...più buoni sentimenti che altro...che vuoi..in
fondo chi ci fa caso quando si è travolti dal turbine delle emozioni nel
buio della sala...che strano però....tutte e sette le sale davano lo stesso
film...misteri del cinema italiano.