Dal dopoguerra a oggi le manifestazioni canore sono diventate una vera
tradizione italiana e anche se non ce ne andiamo più in giro fischiettando
arie napoletane, possiamo ancora definirci il paese del bel canto...oddio,
in effetti c'e' rimasto almeno uno a cui piaccia intonare allegramente
canzoni napoletane, magari scritte da lui, magari a qualche festa, magari
per rabbonire qualche "escort" recalcitrante...ma come tutti sanno la
canzone italiana non è fatta di sole melodie partenopee e frinir di
mandolini, altri generi musicali si sono mescolati in questi anni ai
canovacci canzonettistici della tradizione nostrana, altre tendenze, altre
correnti di pensiero su come dirigere la musica, oggi ad esempio le
influenze più forti vengono dagli States, musica nera, molto soul, molto
democratica.
Infatti nei recenti tour fatti da alcuni dei nostri cantanti abbiamo potuto
notare un certo scimmiottamento, un rifarsi agli stilemi americani,
addirittura alcune strofe di canzoni famose sono state copiate e tradotte in
italiano, come il celeberrimo brano "Yes, we can" tradotto impietosamente in
"Si può fare", com'era prevedibile la versione italiana non ha avuto lo
stesso successo dell'originale.
Sarà per questo che piano piano si sta tornando a formule più collaudate
come "Per non tornare indietro" o "Per questo mi candido" (notevole il
ritornello: "non posso, non posso, riconsegnare il partito a quelli che
c'erano prima").
Con la complicità dell'estate ecco quindi il rifiorire delle kermesses
musicali in giro per l'Italia, in cui i vari interpreti, cantanti noti,
giovani promesse e navigate star in declino, si sfidano all'ultima nota in
un crescendo di gorgheggi.
Proprio in questi giorni sta avendo molto successo quello che probabilmente
diverrà il tormentone estivo: "Sono il candidato di nessuno che pensa ci sia
bisogno di tutti", canzoncina facile e orecchiabile che profuma di spiaggia
e olio solare, giocata tutta su strofe come: "vecchio o nuovo, giovane o
vecchio, con la cravatta o senza cravatta", una sorta di moderno Gioca
jouer.
Ma non mancano le nuove proposte, in circolazione c'è una giovane cantante
che sta sbaragliando la concorrenza più agguerrita, anche se il nuovo
singolo "Perché è il più simpatico" non si è piazzato molto bene nelle
classifiche, mentre i precedenti " Io credo che il problema di questo
partito non sia stato Walter Veltroni" e " Questo noi lo pretendiamo!!!"
diffusi attraverso la rete l'avevano proiettata verso la celebrità,
probabilmente tornerà a fare la corista per un po'.
E così la gente si appassiona, segue i propri beniamini, spulcia le
classifiche e soprattutto canticchia i motivetti in giro per le strade, in
ufficio, nei bar, sotto la doccia...chi vincerà?
Lo smaliziato interprete? La nuova proposta? Il consumato neo-melodico?
Ma in fondo poco importa, c'è sempre quel signore là, quello di cui si è
detto prima, a cui piacciono tanto le canzoni napoletane, soprattutto quelle
scritte da lui, e a cui piace tenere televisioni e radio a tutto volume per
sfrantecarci i cosiddetti con le sue liriche:.... "meglio ‘na canzone pecche
no, ammore ammore mio mon amour."