Cari amici Asini, abbiamo ricevuto nei giorni scorsi dall' amico Gog, questo documento del 1912 in cui il Congresso degli Stati Uniti esprime il suo giudizio sugli immigrati italiani. Tra loro ci sarà certamente stato un Peppo Bossi, un Mario Calderoli, un Totò La Russa e magari anche un Giacomo Berlusconi...Chissà? Un fatto è però certo: questi Bossi, Calderoli, Berlusconi, La Russa e complici, che oggi pretendono di governarci, forti di una obnubilazione collettiva che gli dà uno sconsiderato consenso, ci governano opponendo la loro meschinità alla Storia che li pone di fronte ad un fenomeno di ampiezza straordinaria e di valenza epocale: le migrazioni! che mescolano le culture rinforzandole, riprogettano i linguaggi rivitalizzandoli, suggeriscono nuove prospettive di convivenza e di solidarietà. La pochezza di questi piccoli uomini cinici, egoisti e sottomessi alla divinità del danaro sta trascinando la nostra nobile, civile, generosa nazione in un baratro di ignoranza e di arretratezza spaventose nel nome di una sicurezza che non potrà mai concretizzarsi nel clima di intolleranza che hanno creato. E' un vero peccato che chi segue il nostro giornale la pensi già come noi: noi vorremmo che a leggerci fosse anche qualcun altro, qualcuno di loro...forse potremmo indurli a riflettere sul danno che fanno:
(da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso degli Stati Uniti d’America sugli immigrati italiani, Ottobre 1912)
MIGRANTI
“Non amano 1'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l 'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali ... Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".