PIANO INTERRATO
di Gog
Insomma siete i soliti disfattisti senza ottimismo. Rimanete senza lavoro e ve ne state con le mani in mano? Fannulloni! Subito a dire che il piano casa non c’era e se c’era era un piano ... interrato (nel senso di nascosto). Il piano c’è ed è un super attico! Almeno per molti. Finalmente un punto fermo. D’altra parte c’è la crisi. Siamo tutti in crisi anche se in modo diverso. Ma la crisi può diventare una risorsa. Per esempio: da una parte c’è un sacco di gente che perde il lavoro. Dall’altra c’è una bella quantità di gente che vorrebbe ampliare di un 20-30% la propria abitazione (che infatti deve essere una villa). Qui il colpo di scena berlusconiano. Quelli che perdono il lavoro e quelli che vogliono ampliare casa non sono gli stessi! Questo è il colpo di scena! Per i primi è una sfiga, per i secondi una risorsa! Non l’ha detto anche la Santanchè? Basta con le attività illegali in campo edilizio. Il presidente del consiglio li precede. Elimina l’illegalità consentendo di fare un po’ quello che cazzo gli pare.
Che c’entra tutto questo con la crisi? Lo vedete ... siete sempre i soliti comunisti!
Quella detta “del poliziotto cattivo e del poliziotto buono” è una tecnica di negoziazione ben collaudata. Prende il nome da uno scenario molto comune nei film polizieschi: c'è il sospettato di qualche crimine che viene sottoposto a un interrogatorio da due poliziotti. Il presunto criminale non si decide a dire quello che sa e non collabora con le forze dell’ordine. Trattativa bloccata. Cosa fare?
Presto detto: il primo poliziotto assume il ruolo del poliziotto cattivo e inizia ad urlare in modo aggressivo, a scuotere il sospettato, a minacciarlo più o meno velatamente. Il collega, invece, veste i panni del poliziotto buono: resta quieto in un angolo e, quando il poliziotto cattivo si decide a lasciare la stanza, parla con il sospettato in un modo completamente diverso, facendogli capire che può essergli amico e aiutarlo. A questo punto il sospettato si rilassa e inizia a collaborare.
Ovviamente se spostiamo questo tipo di negoziazione nel mondo degli affari, o della politica, la fotografia che ci apparirà non sarà così drammatica ma il principio può essere sempre applicato con enorme successo.
E’ bene sempre ricordare che il poliziotto cattivo e quello buono lavorano di comune accordo alla riuscita di un obiettivo condiviso.
Roma - "I parlamentari sono lì solo a fare numero visto che approvano tutto il giorno emendamenti che non conoscono.” L'ennesimo affondo del premier Silvio Berlusconi contro il Parlamento e per di più alla vigilia del congresso del Pdl irrita profondamente il presidente della Camera Gianfranco Fini, che difende l'istituzione e invita il capo del governo a non irridere le regole. "La democrazia parlamentare - dice il presidente di Montecitorio in una nota - ha procedure e regole precise che devono essere rispettate da tutti, in primis dal capo del governo. Si possono certo cambiare, ma non irridere. - e aggiunge - Offendendo il Parlamento si offendono gli italiani.” Scoppia così una polemica proprio il giorno prima della 'tre-giorni' che consacrerà l'unione tra Forza Italia e An nel Pdl.
Immediato il confronto tra i leader delle due anime del Popolo della Libertà, i quali dopo neanche un'ora si incontrano per un faccia a faccia chiarificatore. Dura un'ora e vi prende parte, oltre all'immancabile Gianni Letta, anche La Russa. Alla fine tutti d'accordo nel dire che l'incontro "si è svolto in un clima cordiale".
E’ bene sempre ricordare che il poliziotto cattivo e quello buono lavorano di comune accordo alla riuscita di un obiettivo condiviso.