No, caro Presidente Napolitano, lei oggi ha fatto un bruttissimo discorso: lei non ha il diritto di negare al popolo palestinese di rivendicare i suoi diritti. Alla base, anche del suo discorso di oggi, deve stare, prima di tutto, il sopruso patito dal popolo palestinese ( i famosi filistei, se li ricorda? già una volta tremila anni fa espropriati dalla tribù di Abramo delle loro terre ) dalla volontà delle potenze occidentali di togliersi di torno il problema ebraico indotto dall' Olocausto della cui ferocia nessuno dubita, e non certo da quella della maggioranza dei seguaci della religione ebraica che infatti continuano tranquillamente a vivere nelle patrie scelte dopo la diaspora. Oggi nessuno , neppure i palestinesi negano più il diritto ad un popolo di religione ebraica di vivere in Palestina in un libero stato , ma, perdìo, questo è un diritto anche dei palestinesi, la cui collocazione territoriale è quanto di più iniquo possa essere stato concepito e se non ci arriva lei, caro presidente, vuol proprio dire che siamo arrivati a raschiare il fondo del barile della civile convivenza.
Lucca, quindi, si può mangiare solo italiano, anzi, preferibilmente 'lucchese'. In un altro punto, infatti, è previsto che nei menù deve essere presente almeno un piatto tipico lucchese, preparato esclusivamente con prodotti comunemente riconosciuti tipici della provincia di Lucca.
E il Comune, nel varare il nuovo regolamento, ha pensato anche agli arredi che devono essere 'confacenti al centro storico stesso', e ha specificato che i locali devono fornire: 'sedie in legno, arredamento elegante e signorile anche nei dettagli', al personale che deve essere 'fornito di elegante uniforme adatta agli ambienti nei quali si svolge il servizio e dovrà 'essere a conoscenza della lingua inglese'.
A Lucca, come in moltissime città i locali hanno assunto il ruolo di luogo di ritrovo per i giovani, che spesso si fermano a chiacchierare fuori: il Comune ha voluto porre un freno anche a questo, prevedendo che sia il titolare a dover sorvegliare che gli avventori non consumino in strada 'creando, con questo comportamento, raduni di persone che ostacolino il normale scorrimento veicolare e/o pedonale, impediscano il riposo dei cittadini nelle ore notturne, diano origine a risse e incidenti o ostruiscano il normale accesso alle abitazioni'.
Sempre il titolare, poi, dovrà aver cura che i giovani non vadano a sedersi sui gradini di monumenti, in luoghi destinati al culto nei pressi del locale o in luoghi di interesse storico, artistico o aree pubbliche. Un provvedimento che i giovani lucchesi non hanno accettato bene, tanto che già si sono sollevate le prime voci di protesta.
( da Repubblica del 26 gennaio 2009 )
in una cittadina
insulsa e piccolina
i fascisti fan la rima
solo con la lor cucina
non ammettono nel centro
esercizi di altre etnie
e l'autoctono esercente
ha il controllo permanente
della vita del cliente
infatti dice il testo
il responsabile esercente
dovrà pure preoccuparsi
di guardare per la strada
che non si accumuli la gente
evitando dei raduni
delle risse e delle grida
inoltre è responsabile
di tutti i monumenti
soprattutto delle chiese
il cui culto va salvato
liberandone il sagrato
da chiunque sia accampato
IERI SERA E’ STATO TRASMESSO DAL TG1 UN SERVIZIO
CHE NELLA SOSTANZA HA TACCIATO DI ANTISEMITISMO
CHI, CRITICANDO CON FORZA LA POLITICA
AGGRESSIVA ED ESPANSIONISTICA
DELLO STATO DI ISRAELE, SI SENTE VICINO AL POPOLO
PALESTINESE E AL RICONOSCIMENTO DEI SUOI DIRITTI.
A QUESTA VISIONE DELLA QUESTIONE PALESTINESE
L’ ASINO E BISCAROZZI PRIMO RISPONDONO CON FORZA
NO
NON E’ CON LA MENZOGNA CHE SI RISPONDE A CHI SENTE
COME PROPRIE LE INDICIBILI SOFFERENZE DEL POPOLO
PALESTINESE E SI ADOPERA PER SEGNALARE LE
EFFERATEZZE DI STAMPO NAZISTA CHE LO STATO DI
ISRAELE GLI INFLIGGE CON LA COMPLICITA’ DELLE
POTENZE DEL MONDO E L’ INDIFFERENZA MAL INFORMATA
DELLA GENTE.
L’ ANTISEMITISMO NON C’ ENTRA NULLA!
C’ ENTRA QUELLO STESSO SENSO DI UMANO SGOMENTO
CHE PROVIAMO QUANDO CON LA MEMORIA RITORNIAMO
ALL’ ORRORE DELL’ OLOCAUSTO EBRAICO.