Abbiamo una certa tendenza a sopravvalutare le potenzialità reali di Berlusconi di incidere sul nostro futuro e così le opposizioni, le classi più disagiate, la satira stessa si affannano a dargli contro fornendogli, tra l' altro, la possibilità di atteggiarsi a vittima delle nostre incomprensioni. Dovremmo cominciare a considerare Berlusconi non come causa delle nostre sfighe, ma come uno degli effetti delle loro cause reali e combattere quelle: sovrappopolazione, eccesso di consumi, inquinamento in aumento nonostante tutte le mezze isterìe che accompagnano il problema rifiuti, effetto serra, clima, depauperamento dei terreni, desertificazione, siccità, emigrazioni, fame, tensioni sociali, globalizzazione. Questo blocco di fenomeni ha partorito Berlusconi e, in generale, la attuale classe dirigente del pianeta ed è questo blocco che deve stare in testa alle nostre preoccupazioni e al nostro desiderio di cambiamento. Fino a quando perderemo tempo a contrastare un pidocchietto come Berlusconi in quanto tale, continueremo ad avere uno stile di vita carico di tensioni, di frustrazioni, di squilibrio e vivremo da infelici, quando non da affamati.
Buon fine settimana
Passata è la tempesta !
La questione morale ora dà pena
pure al Pd che mesto s’incatena !
Pregiudicati fan festa, e Di Donato,
tornato in su la via,
già ripete il suo verso. Ecco l’inchiesta !
Rompe là da ponente, alla montagna;
or plaude anche Carfagna,
e chiaro nella valle Alfano appare !
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
risorge il traffichio,
torna l’inciucio usato…
L’imprenditor a mirar l’umido cielo,
coi soldi in man, cantando,
fassi in su l’uscio; e a prova
viene la Valletta a cercar fama
nella novella alcova…
E il grassator rinnova,
di cantiere in cantiere,
mazzette giornaliere.
Ecco Gelli che torna, ecco sorride
per li poggi e le ville. Apre i balconi,
apre terrazzi e Logge la Famiglia !
Di De Michelis odi il lontano
tintinnar di sonagli; il carro stride
di Pomicino che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand’è, com’or, la vita?
Quando con tanto amore
l’uomo agli appalti intende?
A compagnie dell’opre? A cose nostre imprende?
Quando de’ mali suoi men si ricorda?
Prescrizione cortese,
son questi i doni tuoi,
che porgi a Dritta e a Manca
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai sodali. Uscir di pena
È diletto fra noi…
(poesie della seconda repubblica)