sabato 25 ottobre 2008

ONDA SU ONDA di Gog

ONDA SU ONDA


L’unica cosa ondivaga è la posizione del “Cavaliere” quando prima dice una cosa e il giorno dopo la smentisce asserendo che sono i giornalisti che hanno interpretato male il suo pensiero. A parte che a interpretare male il suo pensiero, come avrebbe detto Andreotti, si può essere eccessivi ma non si sbaglia mai, in questo caso si deve essere dimentcato che milioni di persone l’hanno visto e ascoltato in televisione, anche tramite la sua televisione. Anzi, le sue. Vale la pena di ricordare quella straordinaria vignetta di Altan (la tengo in un cassetto come una reliquia) in cui il Berlusca, con la solita esplicativa banana in mano, asseriva deciso: “non ho mai detto di essere Berlusconi”. 

Insomma bisogna stare attenti ad essere troppo ondivaghi, perchè poi l’onda cresce e diventa, appunto, un’onda anomala, come questi ragazzi che sembra abbiano più sale in zucca dei loro genitori finiti nella stanchezza di un’esistenza grigia, decadente, tremebonda e, ovviamente conservatrice. Mentre loro, i ragazzi dell’onda, già costretti a doversi rassegnare per il futuro, non ci stanno a farsi fregare anche la speranza del presente. Vale la pena ricordare lo sfogo di una di loro, quando dice: “Sai cosa c’è? Alla fine uno si rompe le balle di avere paura. Ho 22 anni e vivo ogni giorno sotto ricatto. Paura di non farcela a riscattare tutti i crediti, del contratto di precario in scadenza, di non poter più pagare l’affitto e dover tornare dai miei, di non trovare un vero lavoro dopo la laurea, della crisi mondiale e dell’aumento delle bollette. Campo a testa china e tiro avanti sperando che domani sia migliore. Ma se mi dicono che domani non c’è più, l’hanno tagliato dalla finanziaria, allora basta! Non mi spaventa più Berlusconi che dice di voler mandare la polizia. Non mi spaventa nulla, sono stufo. E finalmente respiro!”

Non vi suggerisce niente? Meditate gente. Meditate! E tremate. Attenti all’onda quando è anomala.